Sanità, il Piemonte solo dietro alla Toscana

Ancora un riconoscimento nazionale al lavoro della Regione Piemonte per restituire alla sanità il miglior livello qualitativo

Sanità, il Piemonte solo dietro alla Toscana
Pubblicato:
Aggiornato:

Ancora un riconoscimento nazionale al lavoro della Regione Piemonte per restituire alla sanità il miglior livello qualitativo

Ancora un riconoscimento nazionale al lavoro della Regione Piemonte per restituire alla sanità il miglior livello qualitativo. Oggi a Roma, al Ministero della Salute, è in corso la presentazione alle Regioni dei dati della cosiddetta griglia Lea per l'anno 2015: si tratta delle valutazioni rispetto al monitoraggio su una lunga serie di indicatori della qualità delle prestazioni sanitarie.

"Il Piemonte - spiega l'assessore alla Sanità Antonio Saitta - ha fatto, grazie al lavoro del 2015, un balzo di ben 5 punti in avanti arrivando a toccare la soglia di 205 punti (su un massimo di 225, che nessuna Regione ha mai raggiunto), e questo è motivo di grande soddisfazione". Un risultato che fa salire la nostra regione dal terzo al secondo posto in Italia per qualità delle prestazioni, dietro alla Toscana. Il neo direttore dell’assessorato alla Sanità Renato Botti - che proprio oggi comincia il suo incarico a fianco dell'assessore Saitta - ha illustrato in Consiglio regionale gli indicatori grazie ai quali il Piemonte è migliorato rispetto al 2014. “La crescita è avvenuta in particolare sulle aree territoriali, sulla copertura vaccinale degli anziani con più di 65 anni, mentre per quanto riguarda l’area ospedaliera i risultati erano già elevati. E’ poi migliorata l’offerta dei servizi ai malati terminali e ci sono stati progressi nella veterinaria” ha sottolineato il direttore Botti.

La griglia Lea esiste dal 2007, è formata da nove indicatori diversi, ognuno con un punteggio che va da -1 a 25. La soglia di adempienza posta dal ministero è di 160. La crescita riscontrata nel 2015 conferma il trend di miglioramento della nostra sanità negli ultimi anni, un salto positivo e significativo, dato nel 2012 negli stessi indicatori il Piemonte non superava il punteggio di 186. E da gennaio, grazie all’uscita dal piano di rientro dal debito, comincerà la “fase due” per la sanità piemontese, con l’aumento degli organici di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, un nuovo sviluppo dell’edilizia sanitaria, l’avvio del piano di assistenza territoriale con le Case della salute. “Entro gennaio – ha aggiunto l’assessore Saitta – presenteremo poi un piano strutturale e organico per la riduzione delle liste d'attesa, che sarà avviato insieme alla costituzione del nuovo Cup unico per le prenotazioni”.

 

 

Seguici sui nostri canali