e' caccia all'uomo

Scaraventa una ragazza dall’auto in corsa per rubarle la borsetta

La ragazza è gravissima in ospedale a Chivasso.

Scaraventa una ragazza dall’auto in corsa per rubarle la borsetta
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Proprio mentre sui giornali e in TV non si parlava che di iniziative per l’eliminazione della violenza contro le donne, nel Chivassese si  è registrato un ennesimo e terribile fatto di cronaca.

Scaraventa una ragazza dall’auto

Lunedì 29 novembre, poco prima delle 14, un’utilitaria di colore chiaro, con a bordo un cinquantenne italiano, si ferma in una piazzola a lato della provinciale 11, tra Rondissone e Villareggia, all’altezza delle curve della Rocca. Un luogo noto, frequentato da giovanissime prostitute dell’est e da uomini a caccia di incontri, uomini per cui una donna non è che un pezzo di carne da pagare poche decine di euro.

La vicenda

Adelina (nome di fantasia), 27 anni, di origine albanese ma residente a Torino in corso Giulio Cesare, si avvicina a quello che per lei è un normale cliente, uno dei tanti che incontra nelle sue giornate trascorse sulla strada che collega il Chivassese al Vercellese.
I due parlano qualche minuto, si accordano per la prestazione e Adelina sale in auto, ignara di quello che sarà il suo salto nell’orrore.
L’auto fa inversione, e dopo pochi istanti si trova lanciata dall’auto in corsa, spinta sull’asfalto da chi voleva solo rubarle la borsetta.
L’impatto è violentissimo: Adelina rotola per qualche metro, tra sassi e rovi, finendo in un pezzo di strada che le cartine indicano appartenere al territorio del comune di Mazzè. Sanguina, ha ferite al capo e sul resto del corpo, il trauma l’ha resa confusa, incapace anche solo di chiedere aiuto.

I soccorsi

La nota un’automobilista di passaggio, che per puro caso ha gettato lo sguardo su quel mucchio di sangue e vestiti strappati che era diventata la ragazza.
La macchina dei soccorsi scatta immediatamente, con l’invio sul posto di un’ambulanza del 118, con a bordo l’équipe medica, e di una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Chivasso, coordinati dal Capitano Luca Giacolla.
Le condizioni di Adelina appaiono da subito molto gravi: ha perso molto sangue, e una volta trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso e stabilizzata viene subito sottoposta ad un primo intervento chirurgico. La prognosi, al momento di andare in stampa, è riservata.
Contemporaneamente, partono le indagini dell’Arma volte ad assicurare alla giustizia chi ha rischiato di uccidere una ragazza per un bottino che non esitiamo a definire misero.
Fondamentale sarà l’analisi delle telecamere di sorveglianza della zona, anche se non è certa la strada imboccata dal cinquantenne per allontanarsi dal luogo in cui ha gettato Adelina dall’auto come se fosse un rifiuto. Probabile, comunque, che abbia continuato la propria corsa verso Rondissone, per poi dirigersi a Chivasso o imboccare l’autostrada.

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