Scie chimiche, scoppia il caso
Il capogruppo di opposizione espone il problema sollevato anche da alcuni residenti.
Scie chimiche. E’ questo il nuovo tema che il consigliere di minoranza Barbara Squillace pone all’attenzione del sindaco di Rondissone Antonio Magnone e del Consiglio comunale.
Scie chimiche, scoppia il caso
«Da molto tempo, oramai, si notano nel cielo della nostra città strane manifestazioni nebulose, biancastre, lattiginose irrorate attraverso aerosol da velivoli. Esse, si manifestano in modo così scomposto da formare reticolati, stelle, cerchi. - spiega Squillace - I cittadini di Rondissone hanno riscontrato negli ultimi tempi un incremento della presenza di formazioni nuvolose anomale rilasciate da aerei sia civili che militari (cosiddette scie chimiche o chemtrails). Le condizioni meteorologiche del periodo climatico estivo appena trascorso e quelle attuali, la bassa quota di volo degli aerei militari e civili che irrorano con le predette scie i nostri cieli, la dimensione, la forma e la durata delle scie, sembrano escludere che possa trattarsi di normali scie di condensazione. Recentemente alcuni ricercatori climatici, attraverso verifiche e rilievi sulle formazioni nuvolose rilasciate da aerei militari, avrebbero trovato riscontri del fatto che si tratterebbe di nubi artificiali contenenti enormi quantità (tonnellate) di elementi chimici diffusi, polveri finissime a base di polimeri e di metalli irrorati con la funzione di confondere i radar e di consentire una manipolazione delle mappe meteorologiche. Considerato che l’inquinamento atmosferico ha delle ricadute importanti sia sulla salute dell’uomo che effetti sull’ambiente, mi rivolgo al sindaco, nel merito delle sue funzioni di primo cittadino e in quanto responsabile della salute pubblica del Comune che amministra, per poter sapere se anche sulla nostra aerea geografica venga espletata tale attività di geoingegneria finalizzata alla manipolazione del clima dal punto di vista meteorologico e, nel caso positivo, quali iniziative intenda porre in essere per dare risposta ai cittadini, fortemente preoccupati dal fenomeno e per fornire esaurienti informazioni al paese in questione».
Squillace ha investito del problema il sindaco attraverso una lettera inviata tramite pec lunedì scorso.