Scorie nucleari, Comuni e Città metropolitana: "Deliberate solo quando i dati tecnici saranno completi"
L'appello alla Regione Piemonte.
Scorie nucleari, da Città metropolitana di Torino e dai Comuni appello alla Regione: "Deliberate solo quando i dati tecnici saranno completi".
Scorie nucleari
Un appello alla Regione Piemonte affinchè tenga in considerazione tutti i dati tecnici completi in arrivo dai territori prima di deliberare e prendere ufficialmente posizione rispetto allo studio di Sogin spa sui siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito unico nazionale delle scorie nucleari.
La richiesta arriva da Città metropolitana di Torino con il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e da sindaci ed assessori dei Comuni di Carmagnola, Caluso, Chieri, Chivasso, Lauriano, Mazzè, Poirino, Rondissone e Villastellone che questa mattina hanno incontrato online l'assessore regionale all'ambiente Matteo Marnati.
"Deliberate solo quando i dati tecnici saranno completi"
"Un incontro utile e positivo - commenta il vicesindaco metropolitano Marco Marocco - durante il quale abbiamo spiegato a Marnati che le diverse relazioni tecniche dei Comuni coinvolti non sono ancora terminate: sarebbe grave se la Giunta regionale deliberasse nei prossimi giorni la propria posizione senza l'indispensabile corredo tecnico".
Unanime la preoccupazione dei Comuni presenti all'incontro: per tutti è indispensabile che Regione Piemonte formalizzi il NO all'individuazione dei siti indicati da Sogin spa come idonei e per questo sono stati affidati incarichi e consulenze tecniche a geologi, agronomi, esperti ambientali che stanno terminando le relazioni.
Costanzo : “Mozione bocciata, governo dimentica il Piemonte”
Jessica Costanzo, deputato del Gruppo Misto, spiega:
Condivido la forte preoccupazione dei sindaci torinesi in merito alla necessità che Sogin consideri tutti i dati tecnici completi in arrivo dai territori prima di decidere in merito ai siti potenzialmente idonei ad ospitare il deposito unico nazionale delle scorie nucleari.
La preoccupazione aumenta soprattutto dopo quanto avvenuto ieri alla Camera, dove nel corso delle votazioni sulle mozioni presentate sul tema della Cnapi e della realizzazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, sono stati bocciati alcuni impegni che ritengo fondamentali per il territorio piemontese. Mi riferisco ad esempio alla richiesta di esclusione delle aree prossime a quelle di produzione di prodotti certificati da marchi di qualità ( d.o.c. o altra origine denominata) nonché prodotti agroalimentari tradizionali, di denominazione comunale o certificati dal comitato scientifico di
slow-food. Manca poi, nei testi delle mozioni approvate, ogni riferimento ai carichi ambientali già in essere e che gravano sui territori ad esempio sedi di discariche o di impianti a biometano. Da ultimo non c'è intenzione di rivedere i criteri attualmente previsti dalla normativa vigente per l’individuazione delle aree idonee, basati su dati risalenti al 2014. Avevo chiesto la votazione per parti separate dell'atto proprio per permettere al governo di approvare
almeno questi impegni fondamentali per l'area torinese e per il Piemonte, ma il ministero si è rivelato cieco e sordo alle istanze piemontesi”.