Scorie nucleari, la Città metropolitana conferma: "I siti indicati da Sogin non sono idonei"
La discussione il tavolo regionale permanente che si è riunito ieri pomeriggio, mercoledì 20 gennaio 2021.
Scorie nucleari e deposito nazionale, al tavolo regionale la Città metropolitana di Torino conferma: "I siti indicati da Sogin non sono idonei".
Scorie nucleari
Nella notte tra lunedì 4 e martedì 5 gennaio (appena in anticipo per poter dare la colpa alla Befana), sul sito internet www.depositonazionale.it è stata pubblicata infatti la proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) ad ospitare il deposito nucleare: ne sono state individuate 67, in sette Regioni (dal Piemonte – che ne ha otto tra Torino e Alessandria – alla Sicilia), le cui caratteristiche soddisfano «Sia i criteri di localizzazione definiti da ISPRA (oggi ISIN) nella Guida Tecnica n. 29, che i requisiti indicati nelle Linee Guida IAEA (International Atomic Energy Agency)».
Per ogni area è stata pubblicata una relazione, alla base della «consultazione pubblica» da cui si dovrà arrivare all’identificazione del sito che ospiterà, in eterno o quasi, le scorie. Inutile dire che l’opposizione si preannuncia durissima, nonostante il parco tecnologico annesso sia considerato un «Valore aggiunto» per le comunità locali e i sostanziosi ristori economici che, di fatto, riducano le tassazioni locali. Senza dimenticare le ricadute occupazionali: 4 mila lavoratori per la costruzione e 700 per il funzionamento.
In tutte le carte pubblicate sul sito, l’area che comprende i territori di Mazzè e, in minima parte, quelli di Caluso e Rondissone, viene identificata come TO-10. Si sviluppa a nord di Chivasso, a poco più di un chilometro da Mandria, e ha come confine est la provinciale che collega Rondissone a Mazzè. La superficie individuata è di 515 ettari, e la mappa disegna una forma che è già stata definita a «pipistrello».
"I siti indicati da Sogin non sono idonei"
Al tavolo regionale permanente sul nucleare che si è riunito ieri pomeriggio, mercoledì 20 gennaio 2021 la Città metropolitana di Torino intervenuta con il vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha confermato l'assoluta indisponibilità a candidarsi da parte dei Comuni del nostro territorio individuati tra quelli potenzialmente idonei da Sogin.
"Nel ringraziare la Regione Piemonte per l'attivazione di questo importante tavolo di confronto su una tema così delicato per l'impatto su territorio e cittadini - ha detto tra l'altro Marocco nel suo intervento - confermo che Città metropolitana sta lavorando per raccogliere tutti gli elementi tecnici necessari a dimostrare che nè Carmagnola, nè la zona compresa tra Caluso Mazzè e Rondissone sono adatti ad ospitare il deposito unico nazionale di scorie nucleari. Nella prossima riunione del tavolo regionale condivideremo la nostra documentazione in tal senso".