CRESCENTINO

Scuola dell’infanzia al freddo, la rabbia

E’ lunedì mattina quando il termometro segna 15 gradi nel plesso di via Vercelli. A sollevare il caso i genitori

Scuola dell’infanzia al freddo, la rabbia
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E’ lunedì mattina quando i genitori della scuola dell’infanzia «Peter Pan» di Crescentino scoprono che, anche in questo inizio settimana, la temperatura in aula è bassa. Quindici gradi. E’ questa la temperatura che il termometro a mercurio segna. Una questione che dopo poco sottolinea anche l’attuale consigliere di opposizione Carmine Speranza.

Scuola dell’infanzia al freddo, la rabbia

D’altronde la questione non è nuova, non è la prima volta che in questo plesso scolastico si verifica questa situazione. La scorsa settimana, addirittura anche alla primaria, i genitori avevano sottolineato le basse temperature.

La replica del sindaco

Sulla questione, però, è immediatamente intervenuto il sindaco Vittorio Ferrero che spiega: «La situazione della caldaia alla scuola materna è questa: l’attuale centrale termica composta da otto caldaie a cascata è giunta a fine vita.
All’inizio dell’autunno, passato dopo una attenta valutazione tecnica, è stato presa in carico questa situazione e senza indugio abbiamo provveduto a stanziare circa 250mila euro per realizzare una nuova centrale termica a servizio di tutta la scuola.
I lavori sono iniziati proprio in questi giorni così da poter mettere in funzione la una nuova centrale termica per la prossima stagione scolastica.
Venendo alla situazione di questi giorni, invece, le attuali caldaie erano state spente con il termine della stagione, ovvero il 15 aprile scorso, e quando si è decisa la riaccensione a causa dell’inusuale inversione delle temperature hanno subito presentato delle difficoltà tecniche di non semplice soluzione.
Ieri mattina (lunedì ndr), la ditta che si occupa della loro manutenzione è stata tempestivamente attivata e grazie ad un ennesimo intervento d’emergenza è riuscita a riattivare parzialmente una parte delle caldaie, le altre sono definitivamente “morte”.
Questo ha consentito, già nel corso della giornata di lunedì, di avere una temperatura consona all’interno dell’edificio».

Ma la rabbia dei genitori in queste ore è molte perché non accettano che i loro bimbi piccoli, perché hanno tutti tra i 3 e i 6 anni, debbano trascorrere le proprie giornate a scuola con temperature molto basse, tant’è che c’è anche chi ha scelto di non farli frequentare nonostante questo provochi dei disagi non indifferenti ai nuclei famigliari.

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