Scuola dell'infanzia chiusa, il sindaco: "Problemi seri al tetto"
L'intervento dell'Amministrazione di Diego Marchetti.
La scuola dell'infanzia Ortensia Marengo è ormai chiusa a Cigliano. Il sindaco Diego Marchetti spiega: "Problemi seri al tetto".
Scuola dell'infanzia chiusa, "Problemi seri al tetto"
Mentre in piazza sabato 19 settembre i genitori chiedevano a gran voce risposte al sindaco Diego Marchetti e alla sua Amministrazione sul futuro della scuola dell’infanzia e dei loro figli, loro nell’ufficio del primo cittadino, stavano ancora valutando la situazione della scuola dell’infanzia Ortensia Marengo definita pericolosa durante la scorsa estate. Infatti, il sindaco si è trovato obbligato a chiudere il plesso scolastico per motivi di sicurezza, perché come lui sempre a ha dichiarato e ribadito: «La sicurezza dei bambini e del personale scolastico è al primo posto».
Un tema caldo, che ha scatenato tantissime reazioni. Anche la decisione della dirigente scolastica di spostare i bambini in via provvisoria in altri plessi scolastici di Comuni vicini non è stata appoggiata da tutti i genitori, alcuni dei quali hanno deciso di iscrivere i propri figli in altre scuole. Alcuni bimbi di Cigliano, infatti, frequentano l’Istituto Comprensivo di Livorno che comprende anche Saluggia e Sant’Antonino, altri invece hanno scelto Bianzè.
TUTTA LA STORIA DELLA SCUOLA ORTENSIA MARENGO
I lavori
Intanto il gruppo di maggioranza «Rinnoviamo Cigliano ci tiene a spiegare una volta per tutte l’iter che ha portato a questa situazione difficile: «Il problema della scuola dell’infanzia Ortensia Marengo è stato oggetto di informazioni frammentarie e speculative. Il percorso che ha condotto all'attuale contesto è riassumibile in questi semplici passaggi: l’asilo è stato predisposto e costruito tra il 2004 e il 2005 al costo di circa 900 mila euro (oltre a 45 mila euro per acquisto terreno da privati), inizialmente era previsto un finanziamento con CDP, poi grazie all’eredità Ortensia Marengo, non utilizzato. Nel corso degli anni ha presentato vari problemi.
In due relazioni di studi ingegneristici del 2017 e 2018 si legge di preoccupanti e diffuse fessurazioni da monitorare.
Il 21 luglio scorso si è svolto un intervento dei Vigili del fuoco con conseguente segnalazione e pochi giorni più tardi, il 31 luglio, è giunta la perizia dell’ingegner Furno con proposta di inagibilità dell’edificio.
Il giorno successivo il 1° settembre è stata presentata un’ipotesi di recupero parziale della scuola con una spesa indicativa di 195 mila euro intervenendo sulle fondazioni. Documento anche questo elaborato da parte di Furno.
Abbiamo poi avuto un incontro il 2 settembre con la relazione della situazione alla Task force edifici scolastici e ai funzionari di settore.
Ancora dall’ingegner Furno è giunta una precisazione il 21 settembre circa le criticità riguardanti il tetto e buona parte dell’intera struttura con conferma inagibilità totale.
Di fronte a questa situazione abbiamo dovuto individuare una sede alternativa per la scuola dell’infanzia, dunque abbiamo scelto di ubicarla all’interno della scuola Don Evasio Ferraris. Per fare ciò abbiamo deliberato uno stanziamento che andrà a beneficio dell’intero immobile. La spesa specifica per l’asilo è solo una minima parte dell’impegno. Progetto assegnato ed in via di definizione».