CIGLIANO

Scuola, «I lavori non saranno mai finiti per aprile»

Sono queste le parole del capogruppo di opposizione Flavio Ranalli.

Scuola, «I lavori non saranno mai finiti per aprile»
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«Dopo mesi e mesi di attesa siamo riusciti a vedere il progetto della scuola dell’infanzia. Vedere, non ottenere». Sono queste le parole del capogruppo di opposizione Flavio Ranalli.

Scuola, «I lavori non saranno mai finiti per aprile»

«Dopo mesi e mesi di attesa siamo riusciti a vedere il progetto della scuola dell’infanzia. Vedere, non ottenere». Sono queste le parole del capogruppo di opposizione Flavio Ranalli, critico nei confronti di questo progetto non solo per quanto è stato previsto bensì anche perché l’ufficio non gli ha consegnato quanto da lui richiesto.
«Ho chiesto di ottenere il formato digitale ma mi è stato detto che questo viene fornito solo agli enti interessati . spiega Ranalli - e non riesco a capire perché io, come gli altri cittadini di Cigliano, non possiamo averlo visto che si tratta di una spesa fatta con i soldi pubblici.
Per quanto riguarda il progetto in sè è assurdo: non hanno preso in considerazione le esigenze dei bambini. Ad esempio i servizi igienici, dovrebbero essere il più possibile vicini alle aule, invece no.
Si vanno a rifare le rampe d’accesso aggiungendone due: ma perché? Uno spreco.
Inoltre, nel prevedere i lavori, sono partiti da presupposti assurdi perché hanno tenuto conto del Covid, ma la pandemia non durerà a vita, e delle nuove aule dell’infanzia che sono provvisorie. Hanno stretto gli spazi aperti, così i bambini avranno ancora meno spazi.
Inoltre, il sindaco aveva annunciato che i lavori sarebbero finiti ad aprile. Ma non sarà così. Dovremmo almeno aspettare maggio per veder completati i primi interventi. Ma che senso ha? Non è più logico aspettare la chiusura dell’anno scolastico e prevedere gli interventi in estate, quando gli alunni non saranno presenti. Così ci sarà meno caos».

"No all'abbattimento"

Ma Ranalli critica anche le scelte fatte sull’infanzia «Ortensia Marengo»: «Mi dispiace per il paese- Loro pensano che noi ce l’abbiamo con loro ma noi critichiamo invece la loro gestione sbagliata, della loro mancanza di ascolto del paese. Vanno avanti senza fermarsi a riflettere sulle analisi, pagate con i soldi del Comune, degli esperti dove dicono che bastano 170 mila euro per sistemare l’edificio. E non 700 mila euro come detto all’assessore regionale. Sono critico perché hanno perso un finanziamento importante quando bastava solamente presentare il progetto per la sistemazione dell’aspetto sismico dell’immobile.
Ora hanno messo a bilancio 55 mila euro per uno studio di fattibilità: spero che non si vada verso il suo abbattimento».

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