Scuolabus, il Comune toglie il servizio

La Giunta è in fase di valutazione: gli utenti non sono sufficienti.

Scuolabus, il Comune toglie il servizio
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Scuolabus, il Comune toglie il servizio. Gli utenti non sono sufficienti. Garantito, invece, il trasporto per le uscite didattiche.

Scuolabus, il Comune toglie il servizio

Un’interrogazione sulla vicenda e si riapre il caso in Consiglio comunale. Scuolabus e autisti tornano a tener banco tra gli scranni di sala Falcone, lunedì scorso.
A presentare l’istanza, la capogruppo Udc, Paola Antonetto, attraverso due documenti distinti per richiedere aggiornamenti sul caso che, circa due anni fa, ha lungamente interessato il dibattito politico. E tra i temi venuti fuori nella discussione tra sindaco e opposizione, l’ipotesi che il servizio scuolabus sia definitivamente sospeso.

La causa legale degli autisti

L’iter legale che ha portato il sindaco Marco Bongiovanni e gli autisti davanti al giudice si è concluso l’estate scorsa, «Ma da allora nessuno ha più aggiornato il Consiglio su cosa sia accaduto», precisa Paola Antonetto. E’ da questa premessa che la consigliera ha interrogato il primo cittadino, evidenziando l’aspetto economico della vicenda: era necessaria una causa (con conseguenti spese) per giungere alla mediazione tra le parti? «Avevo più volte offerto la possibilità di incontrare i dipendenti, di trovare insieme una soluzione - sottolinea Antonetto -, invece il Comune ha alzato un muro che ha provocato il ricorso a un iter legale. La mia richiesta riguarda le disposizioni della sentenza, le eventuali sanzioni disciplinari e, infine, le spese legali affrontate dall’ente».
Dure le parole del primo cittadino che, a commento della situazione, ribatte: «Tornassi indietro avrei agito ancora più duramente». Tuttavia, poche frasi dopo, si contraddice illustrando l’esito della causa: una conciliazione tra le parti, accettando una sanzione disciplinare di molto inferiore rispetto a quanto richiesto inizialmente (sette giorni per un autista, sei giorni per altri due e cinque per l’ultimo). «E’ avvenuta una conciliazione davanti al giudice, prevedendo quattro ore di sanzione - prosegue Bongiovanni -. Durante una delle udienze a Ivrea, avevo fatto presente un controsenso: gli autisti rifiutavano il mazzo di chiavi di via Ronchi per ragioni di responsabilità, ma erano tranquilli a trasportare i bambini». Quanto alle spese legali, il sindaco afferma: «Non è ancora pervenuto il costo delle spese, stiamo attendendo risposta dall’avvocato. A bilancio, comunque, avevamo previsto 5 mila euro».
Versioni contrastanti con le notizie della consigliera Antonetto. «Mi risulta che la situazione sia diversa da quanto comunicato dal sindaco - precisa -. La conciliazione è arrivata perché il procedimento era andato in prescrizione, gli ex autisti che continuano a lavorare per il Comune hanno testo la mano proponendo comunque quattro ore di sospensione. Un corrispettivo di 42 euro ciascuno, di certo non la somma per affrontare le spese legali dell’ente per questa vicenda. Mi domando se il segretario comunale faccia davvero gli interessi del nostro Comune, avendo gestito la questione direttamente? Le chiavi dello stabile di via Ronchi, inoltre, sono state riconsegnate al segretario su disposizione del giudice. Infine, le spese della causa costeranno all’ente 8mila euro, ben di più di quanto dichiarato dal sindaco in Consiglio».

Il servizio scuolabus

«Se gli ex autisti sono stati ricollocati in altre mansioni all’interno del Comune, vorrei sapere se l’esternalizzazione del servizio scuolabus ha portato davvero un risparmio per l’ente», incalza la capogruppo Udc, in un’altra interrogazione rivolta al sindaco.
Cambia il testo del documento, ma non il tema: lo scuolabus continua a dettare l’agenda della discussione. Secondo Antonetto, infatti, la nuova gestione del servizio non avrebbe prodotto un risparmio per le casse del Comune, nemmeno un incremento degli iscritti, al punto da spingere la Giunta a ragionare sull’eventualità di sospenderlo. Una doccia fredda che arriva a sorpresa: nessuno finora aveva paventato l’intenzione di intervenire drasticamente sul trasporto casa-scuola.
«Il servizio è importante - conferma il sindaco -, soprattutto perché nella copertura sono previsti i trasporti per uscite didattiche. Non abbiamo sufficienti adesione per gli spostamenti casa-scuola, attualmente sono appena il 9 percento degli studenti. Numeri incrementati rispetto un tempo, ma non sufficienti. Per questo stiamo facendo delle valutazioni. Comunque, con la nuova gestione, abbiamo riscontrato un risparmio di 54 mila euro all’anno».

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