Sede Pro Loco "Spesi 43500 euro"
Sede Pro Loco di Sant'Antonino di Saluggia, l'assessore Bernini e il sindaco Barberis spiegano: "Abbiamo speso 43500 euro per sistemare i loro locali".
Sede Pro Loco, i motivi del trasloco
Che l’Amministrazione in carica volesse realizzare all’interno del salone polivalente l’ambulatorio medico non è una novità. «Era nel nostro programma elettorale - ha spiegato l’assessore Francesco Bernini - e per farlo dovevamo trovare un altro locale per la Pro Loco. Da questa è nata la proposta di Casa Miglietta, già discussa in estate con la stessa associazione. Così abbiamo proceduto con la realizzazione dei lavori per poter poi permettere loro il trasferimento».
I lavori
«Per realizzare i lavori - continua Bernini - abbiamo speso 43500 euro. Si tratta di opere, appunto, necessarie per il suo risanamento. Abbiamo, infatti, speso 3.318,40 euro per il rifacimento dell’impianto elettrico; 12559,90 euro per l’impianto idrosanitario e il riscaldamento; 22326 euro, invece, per il completo risanamento dei locali dove erano presenti numerose infiltrazioni grazie alla realizzazione di un vespaio aerato e il rifacimento dell’intonaco. E poi ancora il ripristino degli infissi esterni e parte di quelli interni per altri 2488,80 euro. Inoltre, voglio ricordare che è accessibile anche ai disabili visto l’opera realizzata al costo di 2867 euro. Infine, occorre ricordare che i bagni, naturalmente, sono accessibili anche ai portatori di handicap».
La nota polemica del sindaco
Dopo la presentazione del lavoro da parte dell’assessore Bernini, a fare un commento è il primo cittadino Firmino Barberis: «Non è corretto polemizzare sui contributi dati alle associazioni e non menzionare i lavori svolti a Casa Miglietta, appunto, per la Pro Loco. Oppure i 4mila euro spesi per realizzare dei blocchi per permettere loro di ancorare il capannone. E’ l’unica associazione del territorio a possedere una sede definitiva in un locale comunale. E, visto questo, è giusto appunto che si accollino le spese delle utenze. Sono loro, infatti, i responsabili della struttura e così anche dei consumi. Questo va anche in concerto con il contenimento delle spese, per eliminare gli sprechi, come richiesto anche dalla minoranza. Ora sarà loro dovere tenerli in maniera adeguata e non permettere a nessuno di vivere al loro interno».