Il caso

Sellaro insultato dopo la richiesta di sfratti per i morosi

Il capogruppo è certo che non si tratti di un moroso ma di una persona colta, vicina alla politica, con errori grammaticali "voluti"

Sellaro insultato dopo la richiesta di sfratti per i morosi

Un dibattito sereno e disteso tra le parti in Consiglio comunale sulle morosità negli alloggi popolari è degenerato in un vergognoso attacco anonimo sui social network, colpendo direttamente il capogruppo di minoranza Salvatore Sellaro. La sua ferma richiesta di applicare la legge, pretendendo gli affitti non versati e procedendo con gli sfratti contro chi è moroso da anni, ha scatenato una reazione violenta e vile che ha portato il consigliere a sporgere una denuncia formale ai Carabinieri.

Sellaro insultato dopo la richiesta di sfratti per i morosi

Sellaro ha descritto l’accaduto con fermezza: «Dopo il mio intervento sulle case popolari e soprattutto sui tantissimi casi di famiglie che non versavano gli affitti non solo da mesi ma addirittura da anni, sollecitando il sindaco Vittorio Ferraro a pretendere quel denaro e, in caso contrario, a procedere con gli sfratti, sono stato vittima di insulti sui social. Proprio sotto la diretta social del consiglio comunale in cui si è discussa questa tematica. Insulti che non merito proprio perché io combatto per la legalità e perché tutti i cittadini siano trattati allo stesso modo, vale a dire che tutti devono pagare gli affitti anche nelle case popolari, perché non è corretto nei confronti di chi vive in case private e ogni mese versa il canone di locazione».

Chi c’è dietro l’anonimo?

Il consigliere ha subito espresso il suo profondo sospetto sull’identità dell’aggressore virtuale, celato dietro un pseudonimo colto: «Questi insulti, però, sono certo che non provengano da persone che vivono negli alloggi popolari, perché questo soggetto si firma “Martin Lutero”, il teologo tedesco che non è noto a tutti, perché non tutti abbiamo fatto le scuole alte. È un leone da tastiera, perché solo così si può definire la persona che, senza il coraggio di palesarsi pubblicamente, mi insulta sui social».

«Dopo avere letto quei commenti, ho capito che non potevo stare in silenzio, non è giusto che questa persona la passi liscia, perché non è mai corretto insultare qualcuno. – prosegue Sellaro – Io sto cercando di capire chi sia. Posso pensare a un politico che conosca bene il tema, una persona colta e istruita (con errori di grammatica fatti appositamente). Perché io penso che chi abita in quegli alloggi non farebbe mai una cosa del genere, ma mi affronterebbe faccia a faccia, mi direbbe ciò che pensa, anche perché diverse famiglie coinvolte in questa situazione mi hanno chiamato, si sono confrontate. E poi le ho incontrate durante i tavoli convocati dal sindaco.»

La denuncia ai Carabinieri

L’azione legale è ormai avviata. «Ho così deciso di denunciare il fatto direttamente alla caserma dei Carabinieri di Crescentino, oltre aver protocollato la querela in Comune, in modo tale che venga consegnata a ogni singolo consigliere – spiega Sellaro – e qualora questo soggetto decida di farmi le scuse pubbliche, non mi interessa. Io andrò avanti perché non è corretto, ripeto, ricevere insulti di questo genere. Io continuerò la mia battaglia, a difendere il principio di eguaglianza tra cittadini e, qualora qualcuno non rispetti il piano di rientro, chiederò direttamente al sindaco e al responsabile di procedere con la procedura di sfratto».
Elisa Giordano