CHIVASSO

Sesso a pagamento in frazione, torna la polemica

Un mercato che sta assumendo contorni sempre più vasti.

Sesso a pagamento in frazione, torna la polemica
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L’Orco un tempo era famoso per essere la spiaggia dei chivassesi che non potevano permettersi la vacanza al mare. Oggi, anzi da ormai parecchi anni, lo è per altri motivi. Lungo via Marie Curie (cioè la strada che dalla provinciale per Montanaro porta a Pratoregio passando accanto all’ex Rivoira) c’è, infatti, un giro di prostituzione maschile. Un mercato che, nato in sordina, sta assumendo contorni sempre più vasti.

Sesso a pagamento in frazione

L’Orco un tempo era famoso per essere la spiaggia dei chivassesi che non potevano permettersi la vacanza al mare. Oggi, anzi da ormai parecchi anni, lo è per altri motivi. Lungo via Marie Curie (cioè la strada che dalla provinciale per Montanaro porta a Pratoregio passando accanto all’ex Rivoira) c’è, infatti, un giro di prostituzione maschile. Un mercato che, nato in sordina, sta assumendo contorni sempre più vasti.
A qualunque ora del giorno ci sono uomini, spesso molto giovani, che si vendono, incuranti del continuo passaggio di agricoltori, podisti, chivassesi che semplicemente portano a spasso il cane.
E così quella strada è una delle più «cliccate» nei motori di ricerca su internet per chi va a caccia di prestazioni gay. Le aziende di marketing farebbero carte false per essere così in alto, così visibili (indicizzate, si dice nel gergo informatico) su una pagina web. E questo primato si consolida d’estate, quando tra voyeuristi, amanti della tintarella integrale e incontri ravvicinati dell’altro tipo in mezzo alla rigogliosa boscaglia, la strada per Pratoregio è come l’autostrada del sole in questi giorni: da bollino rosso. Hard: in tutti i sensi.
Cosa questa che incomincia a infastidire chi abita nei pressi. Anche perché non è raro assistere a scene poco edificanti. Di chi appena passa un auto si tira giù i pantaloni per mostrare le proprie nudità. Oppure c’è chi fa di peggio, si masturba sotto gli occhi allibiti dei passanti.
Macchine che vengono e vanno a qualunque ora del giorno, non disegnando neppure la pausa pranzo. Ci sono furgoncini, utilitarie e fuori strada da paura. Si fermano sulle piazzole e aspettano l'arrivo del giovane di turno, si fanno qualche segnale e poi entrambi entrano nel boschetto adiacente.
Più di un chivassese si è lamentato di questa situazione con le forze dell’ordine e con gli amministratori, ma pare non essere valso a nulla.
Via Curie resta nel degrado. Non dimentichiamo, poi, che dietro il mondo della prostituzione sia maschile che femminile c'è la malavita. E che proprio in quella zona un chivassese venne ucciso da un ragazzo romeno. Colpito violentemente al capo, là, dove la vegetazione copre tutto agli occhi indiscreti. Insomma una situazione che non può non creare imbarazzo.

La polemica

Sui social c’è già chi ha ingaggiato una battaglia personale al grido di «Pratoregio Libera. Basta porcheria, basta soprusi».
Il primo cittadino, Claudio Castello, informato della situazione ha promesso di prendere immediatamente provvedimenti intanto chiedendo alla polizia municipale di fare più controlli e poi intende coinvolgere anche i carabinieri. Chissà che sia la volta buona.

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