Si diede fuoco davanti all'Inps esce dall'ospedale
Concetta Candido la donna che a giugno si diede fuoco davanti all'Inps di Torino è uscita dall'ospedale.
Si diede fuoco
Si è chiuso un capitolo e, subito, se ne è aperto uno nuovo, quello del ritorno ad una vita che Concetta vuole normale.
Concetta Candido, la «guerriera», è tornata a casa. La donna che lo scorso 27 giugno 2017 si diede fuoco all’interno della sede Inps di corso Giulio Cesare a Torino, la scorsa settimana ha lasciato l’ospedale civico di Settimo. Era ricoverata dopo alcuni mesi trascorsi al Cto di Torino. Dopo 297 giorni duri, ricchi di dolore e di difficoltà, Concetta è tornata a casa per riabbracciare i suoi cari. Infatti ha lasciato l’ospedale Civico di Settimo, per spostarsi in quello di Chivasso per la sostituzione della canula.
La fase tre
«Inizia la fase tre - racconta il fratello -. La tracheotomia è ancora lì, le corde vocali, ipomobili, non si muovono. Le cicatrici lì, a ricordare a lei e agli altri il suo gesto. Camminare è faticoso: pochi metri come fossero chilometri».
Ma Concetta ha dimostrato di poter essere forte. Infatti dopo il dramma che si è consumato all’inizio dell’estate dello scorso anno è rimasta aggrappata con tutte le sue forze alla vita. Quindi adesso vuole tornare a vivere una vita che sia il più normale possibile. E' inoltre circondata dall’affetto dei suoi cari e delle persone che le sono state accanto in questi quasi 10 mesi di cure, terapie e coraggio.
Il supporto
Concetta ha anche visitato il Centro di Salute Mentale, «una delle tante eccellenze di Settimo Torinese - conclude il fratello -. Dopo dieci mesi di ospedale, in ambiente protetto, c’è bisogno di un supporto psicologico, per riprendere la vita di tutti i giorni con un nuovo volto e, una nuova pelle».
Una nuova vita che Concetta dunque vuole dedicare a sé stessa ma, anche e soprattutto, agli altri. Una possibilità che potrebbe concretizzarsi anche con la collaborazione di don Teresio della San Giuseppe Artigiano. La settimese, infatti, già durante la sua permanenza in ospedale si era resa disponibile ad aiutare le persone ricoverate a raggiungere la cappella interna per la celebrazione della messa. Si incontreranno ancora Concetta e don Teresio, già nei prossimi giorni. Ha deciso di volersi, secondo le sue disponibilità e possibilità, mettere a disposizione degli altri, in una forma di volontariato che possa permetterle di trasmettere al prossimo il proprio affetto, tanto quanto ne ha ricevuto lei in questi mesi.