Si finge malato e truffa il parroco di Foglizzo

A quanto pare il raggiro coinvolge anche altri sacerdoti.

Si finge malato e truffa il parroco di Foglizzo
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Si finge malato e truffa il parroco di Foglizzo. E' così che Gianfranco Lago ha truffato don Cuffia, parroco di Foglizzo.

Si finge malato e truffa il parroco di Foglizzo

Si finge malato e truffa il parroco di Foglizzo. E' così che Gianfranco Lago ha truffato don Cuffia, parroco di Foglizzo. Molti di noi hanno imparato da bambini i 10 comandamenti che secondo la religione cristiana Dio ha dettato a Mosé in cima al Monte Sinai. Due, in particolare, sono «risuonati» nell’aula del Tribunale di Ivrea nella giornata di lunedì 11 marzo davanti al giudice Anna Mascolo: non rubare e non dire falsa testimonianza.

La truffa

Accusati del reato di truffa, infatti, erano Gianfranco Lago, 59enne difeso dall’avvocato Andrea Gabba, e Luigi Manzato, 61enne rappresentato dal legale Danilo Cerrato. Tra le vittime preferite dal primo imputato, però, ci sarebbero proprio i sacerdoti. E l’ultimo prelato a cadere nella sua trappola è stato l’attuale parroco di Foglizzo, don Gianmario Cuffia.

La vicenda

La vicenda ha inizio il 20 novembre del 2014, quando Lago incontra per la prima volta il prete. Gli raccontò di essersi appena trasferito in paese e che doveva sostituire la protesi oculare che aveva all’occhio sinistro. Per questa delicata operazione, avrebbe avuto bisogno di denaro di cui al momento non disponeva. Subito un primo rifiuto, l’uomo torna alla carica pochi giorni dopo: la cartella clinica del Lago sarebbe ulteriormente «peggiorata», colpendo anche l’occhio sano.
Il prelato, però, continua a consigliargli di rivolgersi ai centri sociali. L’imputato lo prende in parola. Al numero di telefono della Parrocchia arriva una telefonata da un’assistente sociale del Consorzio In Rete di Ivrea che avvisa il parroco che potrà attingere ai soldi della Chiesa poiché il Consorzio li avrebbe restituiti in 15 giorni. In effetti, il nominativo presentato dalla donna corrisponde a quello di un’assistente sociale del Consorzio eporediese. In totale, verranno emessi 4 assegni dal valore complessivo di 4mila e 400 euro.

Il denaro

I primi duemila euro sarebbero stati ricevuti da Lago, mentre gli altri due dal socio Manzato. Passate le vacanze di Natale, però, il sacerdote continua a non vedere il rimborso e chiama direttamente il Consorzio che gli consiglia di rivolgersi alle autorità. Il 3 gennaio 2015, don Cuffia sporge denuncia presso i Carabinieri di Montanaro. Il sacerdote è disposto a ritirare la querela ma ad una condizione: gli imputati si devono impegnare ad effettuare un risarcimento anche parziale della somma. Un primo assegno del valore di 600 euro è già stato versato a titolo di acconto e nei prossimi mesi seguiranno 6 rate per la seconda tranche. Le parti si aggiorneranno davanti al giudice il prossimo 27 settembre.

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