Si spacciano per operatori Enel ma non lo sono
Scatta l'emergenza truffa a Montanaro.

Si spacciano per operatori Enel ma non lo sono: scatta l'emergenza truffa a Montanaro.
Si spacciano per operatori Enel ma non lo sono
Non è il primo e neppure l’ultimo caso di una tentata truffa ma questa volta a fare la differenza è chi è stato coinvolto: il consigliere comunale di «IdeaMontanaro», Stefano Pellegrino, che ci racconta il fatto. «Premetto che non so se fosse una truffa o meno- riferisce Pellegrino- Mi trovavo a casa di mio padre quando è suonato il campanello, c’era un giovane che ha detto di essere un incaricato dell’Enel. Per rendere la pseudo-truffa più credibile, ha sostenuto di esser appena passato dal nostro vicino, citandolo per nome e cognome». A quel punto, un’insolita richiesta.
Il racconto
«Mi fa vedere le ultime due fatture perchè stiamo facendo un controllo ai nuovi contatori?» ha chiesto a mio padre che ha iniziato a tentennare- prosegue Pellegrino- A quel punto, sono intervenuto io. «Perchè l’Enel vuole controllare le fatture quando siete proprio voi a mandarle? Non ci crediamo che siate un incaricato dell’Enel» gli ho detto, allora lui se n’è andato via». Queste persone sono incaricate da ditte che si fanno vedere le fatture per accedere ai dati personali e poi cambiare il contratto del cliente. In realtà, non si tratta di un reato perchè questi truffatori hanno libero accesso ai dati grazie al consenso della vittima che si ritroverà a sua insaputa un nuovo contratto. E non serve neppure una denuncia. L’unico consiglio è quello di fare attenzione, non aprire agli estranei e chiamare subito le Forze dell’Ordine. Perchè sono scaltri questi truffatori a carpire la fiducia degli anziani». Sempre in questa famiglia si è verificato un altro tentativo di truffa. «Qualche tempo fa, dovevo andare a trovare mia nonna a Salerno, lo avevo messo su facebook- spiega Pellegrino- Un truffatore l’ha visto e le ha telefonato dicendole: «Deve pagare un contributo per il trasporto della valigia di suo nipote Stefano che giunge da Torino». Ma, mia nonna ha capito subito che si trattava di una truffa». La fantasia dei truffatori non ha limiti: in paese si parla pure di un ragazzo che è passato per le case spacciandosi una volta per un profugo siriano, l’altra volta per un venditore di fiori.