Sindaco sceriffo contro le cacche dei cani: "Ora multiamo"
L'annuncio durante la discussione della mozione in Consiglio comunale.

Sindaco sceriffo contro le cacche dei cani: "Ora multiamo". L'annuncio durante la discussione della mozione in Consiglio comunale.
Sindaco sceriffo contro le cacche dei cani
Un Consiglio comunale che è durato poco più di un’ora quello che si è svolto giovedì 5 settembre a Cigliano. Due assenti, l’assessore Michele Campanella e il consigliere d’opposizione Livio Autino.
Nel corso della seduta (il pubblico era veramente ridotto) è stata presentata una mozione dal capogruppo Flavio Ranalli. La sua richiesta era di istituire il censimento del DNA dei cani presenti nel territorio Comunale in modo da identificare chi non si comporta seguendo semplici regole di buona educazione e le norme di Polizia Municipale. Una proposta bocciata dalla maggioranza guidata da Diego Marchetti. Il perché l’ha spiegato il vicesindaco Stefania Crittino, che in fase di votazione ha scelto di astenersi.
Gli interventi
«Preferiamo far rispettare l’ordinanza che c’è attraverso la polizia municipale che controllerà chi ha con sé il sacchetto per la raccolta degli escrementi e chi no. Per effettuare un censimento di questo genere occorre pensare anche al dispendio economico che l’operazione necessita. E anche farlo ricadere sui padroni in questo momento non ci sembra corretto. Proveremo ad intensificare i controlli e diremo che, in caso di non riduzione del fenomeno, allora si procederà su questa strada. Bisogna tener anche conto che per attuare questo provvedimento bisogna avere un accordo con l’azienda di raccolta rifiuti per la raccolta dell’escremento e l’analisi del Dna».
Anche il consigliere Mauro Gaida è intervenuto a sostegno di Crittino: «Chiederemo dei controlli rigidi ai vigili perché loro hanno delle regole e se queste non sono chiare adesso saranno chiarite. Non diamo una tempistica per risolvere il problema perché sappiamo che ci vuole tempo. In base al risultato che otterremo comunque valuteremo opzioni future».
Dalla minoranza anche Bruna Filippi interviene: «E’ vero, di escrementi abbandonati ce ne sono ma non così tanti. La polizia municipale non può controllare solo chi non raccoglie le cacche perché ha tanti altri compiti da assolvere e poi perché può succedere che ciò accada appena gli agenti sono passati. E’ brutto anche vedere fuori dai bar i mozziconi di sigaretta. A scuola ai bambini si insegna la buona educazione, e così anche la raccolta differenziata. Ritengo comunque corretto sanzionare anche se in passato questo non è accaduto».
Marchetti non transige
L’ultimo intervento è spettato a Marchetti che in tono più rigido ha bocciato la proposta e ha affermato: «Sanzioniamo».
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