Sindone falsa? Lo direbbe uno studio sulle macchie di sangue
Non sarebbero compatibili con quelle provocate da una crocifissione.
Sindone falsa, a sostenerlo una ricerca dell’università di Liverpool del Cicap.
Sindone falsa
Più della metà delle macchie sarebbe un falso. A sostenerlo una ricerca condotta da Matteo Borrini, dell’università di Liverpool, e Luigi Garlaschelli, del Cicap.
Infatti, secondo quanto emerso dagli studi dei ricercatori, non tutte le macchie di sangue sarebbero compatibili con la posizione di un uomo crocifisso, e tantomeno con quelle di un corpo all’interno di un sepolcro.
Cosa dice la ricerca
La ricerca è stata da poco pubblicata sul Journal of Forensic Sciences. L’esperimento sarebbe stato condotto con i più sofisticati mezzi di medicina forense. Nell’articolo si legge: “I due brevi rivoletti di sangue sul dorso della mano sinistra sono compatibili solo con la posizione di un uomo in piedi con le braccia allargate di 45 gradi”. Un’altra macchia “totalmente irreale”, si legge, sarebbe quella sulla schiena che dovrebbe essere attribuita al sangue colato a seguito della ferita sul costato.
Test al carbonio 14
Si tratta dunque dell’ennesimo studio sull’autenticità del sacro telo che avrebbe avvolto il corpo di Gesù dopo la crocifissione. Già nel 1989 la datazione al carbonio 14 effettuata da tre diversi laboratori, aveva fatto risalire il telo in un epoca compresa fra il 1260 e il 1390.