AMBIENTE

Smarino, il sindaco: "Telt vuole un incontro pubblico"

Borasio teme che Verolengo non abbia diritto alle compensazioni.

Smarino, il sindaco: "Telt vuole un incontro pubblico"
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Smarino, il sindaco di Verolengo Luigi Borasio spiega: "Telt vuole un incontro pubblico. Ce lo hanno detto durante un incontro in teleconferenza".

Smarino, il caso

Una lezione di smarino al sindaco Luigi Borasio (nelle foto) e al suo vice Roberto Giglia direttamente da Telt, l’azienda costruttrice della linea ad alta velocità Torino-Lione. Il motivo? L’individuazione nella vicina Torrazza Piemonte di una cava all’interno della quale conferire il rifiuto da rocce da scavo.
«Io e il mio vicesindaco abbiamo partecipato a questa videoconferenza nella prima metà di giugno – spiega il sindaco Borasio – I responsabili di Telt ci hanno proposto la cronostoria dello smarino. La loro spiegazione è stata abbastanza convincente e a breve ci invieranno l’intera documentazione. Subito ci hanno spiegato perché era stato scelto il sito di Torrazza. Ci hanno illustrato la scelta dello Stato italiano del 2011, quando cioè avevano individuato alcuni siti, tra cui proprio quello di Torrazza. In questa delibera era stato deciso che questo materiale doveva essere conferito in una o più cave perché l’intenzione non era quella di creare una nuova cava, così da riportare alla condizione iniziale l’area. Dopo l’individuazione di queste aree però c’era un altro criterio da rispettare, cioè che fosse facilmente raggiungibile dalla linea ferroviaria per ridurre al minimo l'impatto di camion sul territorio. Dunque Torrazza è stata scelta per questi motivi.
L’azienda ci ha poi assicurato che nella terra che sarà trasportata e deposta a Torrazza, circa 850 mila metri cubi di materiale, non c’è amianto o altro materiale pericoloso. Si tratta di un materiale inerte, semplice roccia. Loro, infatti, hanno scavato più di 7 chilometri e non hanno trovato nemmeno una fibra di amianto, solo una piccola quantità di arsenico che ci sta nelle nostre montagne. Ma questo non sarà deposto a Torrazza. Inoltre, su questi materiali sono già stati svolti 80 mila controlli sia da Arpa che dal Politecnico di Torino e naturalmente che ce ne saranno ancora a campione».

Compensazioni a rischio

Ma a fronte dell’arrivo di questo materiale nella vicina Torrazza, il Comune di Verolengo riceverà delle compensazioni, come quelle che già oggi ricevere per via della presenza di rifiuti nucleari a Saluggia?
«Di questo aspetto non ne abbiamo parlato nel corso di questa video conferenza – ammette Borasio - Proveremo a chiedere delle compensazioni per la costruzione di quest'opera ma temo però che non ci arrivi molto, anzi credo nulla perché, appunto, non si tratta di materiale pericoloso ma di semplice roccia. L’azienda, nel corso del dialogo, ci ha spiegato che vorrà organizzare un incontro pubblico che coinvolga tutti i paesi interessati cioè Torrrazza, Verolengo, Rondissone e Saluggia».

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