Smog ecco le città più inquinate

Una situazione veramente pericolosa.

Smog ecco le città più inquinate
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Smog ecco le città più inquinate, sul podio Torino e Alessandria.

Smog ecco le città più inquinate

Dal report Mal’Aria emerge che in ben 6 capoluoghi piemontesi su 8 è stato superato il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili. Con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metro cubo. Torino (stazione Grassi) guida la classifica con il record negativo di 112 giorni di livelli di inquinamento atmosferico illegali. Segue Cremona con 105, Alessandria (D’Annunzio) con 103; Padova con 102 e Pavia con 101 giorni. Asti (Baussano) fa registrare il sesto peggior dato nazionale con 98 giorni di superamento. Seguita da Vercelli (Gastaldi) diciannovesima con 82 sforamenti, Novara (Roma) ventitreesima con 72. E poi ancora Biella (Lamarmora) trentadueesima con 46 giorni oltre i limiti. E il 2018 non è iniziato meglio: Torino (Rebaudengo) ha già toccato quota 17 sforamenti, Asti (Baussano) 13, Alessandria (D’Annunzio) 9, Vercelli (Gastaldi) 7.

Le normative

A novembre 2017 erano una larga maggioranza le città del Piemonte che non si erano ancora adeguate al protocollo interregionale (29 comuni su 44). E che avrebbero dovuto fare proprio entro il 30 ottobre 2017 il primo pacchetto di misure previste dall’accordo siglato tra le regioni del Nord Italia. Cosa recepita tardi dalla Regione Piemonte lo scorso 20 ottobre. Ad oggi i comuni inadempienti sono scesi a 16 nonostante l’emergenza costante per tutto il periodo invernale. Soltanto Torino, nel recepire il protocollo interregionale, ha deciso di estendere i provvedimenti antismog anche ai veicoli diesel Euro 5 ma non è stata seguita da nessun altro Comune piemontese.

A Torino poi...

Nel capoluogo inoltre sono entrati in servizio 20 nuovi autobus elettrici da 12 metri prodotti dall’azienda cinese BYD. Notizia positiva a cui ha però fatto seguito l’annuncio di un imminente bando per l’acquisto di 178 nuovi autobus urbani non elettrici: 74 autobus con alimentazione a gasolio e 40 autobus a metano, a cui potrebbero aggiungersi ulteriori 51 autobus a gasolio e 13 a metano. Una scelta questa che indubbiamente consentirà di ridurre considerevolmente l’età media del parco circolante, ma che in termini di combustibili guarda al passato e non al futuro.

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