Soffoca il compagno a scuola
A Chivasso potrebbe essere presto applicato il «Decreto Caivano»
Le voci si rincorrono da giorni nei corridoi delle scuole chivassesi e di Palazzo Santa Chiara. Comprensibilmente, vista la delicatezza del caso, non ci sono conferme ufficiali, ma il continuo via vai di Carabinieri e le «mezze parole» pronunciate dagli addetti ai lavori lascia intendere che, a giorni, sarà usato il «pugno duro» contro quei bulli che stanno rendendo impossibile la vita degli studenti chivassesi.
Bullismo a Chivasso
Nello specifico, potrebbe essere applicato il «Decreto Caivano», varato dal Governo Meloni per contrastare il disagio giovanile, la povertà educativa e la criminalità minorile.
Trattandosi di giovanissimi, è probabile che sarà applicata la «Nuova tipologia di ammonimento del Questore per i minori di età compresa tra i 12 e i 14 anni che commettono delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a 5 anni. Poiché tali soggetti non sono imputabili, saranno convocati dal Questore insieme ad almeno un genitore (o altra persona che esercita la responsabilità genitoriale), al quale sarà comminata una sanzione amministrativa pecuniaria da 200 a 1.000 euro, salvo che provi di non aver potuto impedire il fatto delittuoso».
Per i più grandi (sì, tra i bulli ci sono anche ragazzini con più di 14 anni), potrebbe venir invece disposto il divieto «di possedere o utilizzare telefoni cellulari e altri dispositivi per le comunicazioni dati e voce», nel caso in cui quei dispositivi siano stati utilizzati per filmare atti di bullismo o altri reati.
Vi è poi un percorso di rieducazione del minore: «Si introduce, inoltre, una nuova disposizione concernente il percorso rieducativo del minore: nel caso di reati per i quali è prevista la pena detentiva non superiore a cinque anni o la pena pecuniaria, il pubblico ministero notifica al minore e all’esercente la responsabilità genitoriale l’istanza di definizione anticipata del procedimento, subordinata alla condizione che il minore acceda a un percorso di reinserimento e rieducazione civica e sociale sulla base di un programma rieducativo. Tale programma deve prevedere lo svolgimento di lavori socialmente utili o la collaborazione a titolo gratuito con enti no profìt o lo svolgimento di altre attività a beneficio della comunità di appartenenza; in caso di esito positivo del percorso di reinserimento e rieducazione, il giudice pronuncia sentenza di non luogo a procedere dichiarando l’estinzione del reato; in caso di esito negativo riguardo all’attività svolta dal minore durante il programma, rimette gli atti al p.m. per la prosecuzione del procedimento».
Furti e oltraggio
Nell’attesa di ulteriori sviluppi, proprio il «Decreto Caivano» ha permesso ai Carabinieri di Chivasso, nella serata di sabato, di denunciare un minorenne bloccato nei pressi della Stazione Ferroviaria poco dopo aver rubato marijuana legale dalla vetrina (mandata in frantumi) di un negozio. Bloccato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile il giovane, in evidente stato di ebbrezza, ha oltraggiato e minacciato i militari che lo hanno fermato e accompagnato in caserma. Dopo le formalità di rito, è stato affidato ai genitori.
Soffoca il compagno a scuola
E’ del pomeriggio di ieri, martedì 24 ottobre, la notizia di un grave episodio di bullismo che sarebbe avvenuto all’interno della scuola secondaria di prima grado «Serra» di Crescentino.
Secondo una prima ricostruzione di quanto avvenuto (che deve ancora essere accertata dall’istituto scolastico) uno studente di terza avrebbe afferrato per il collo un compagno, stringendo fino a farlo svenire.
Il dirigente Nunzio Faraci precisa: «L’istituto scolastico ha attivato tutte le procedure per la ricostruzione dei fatti, in modo da poter eventualmente addebitare le responsabilità».