Sono arrivati i maranza: botte e scommesse davanti alle scuole
La città invasa da gruppi organizzati di giovani extracomunitari: il loro scopo, creare disordini su cui... guadagnarci

«Oh, iniziamo a scommettere? Cinquanta euro su quello che adesso sta vincendo».
Sono arrivati i maranza: botte e scommesse davanti alle scuole
Nel linguaggio giovanile, come certificato addirittura dall’Accademia della Crusca, i «maranza» sono «gruppi di giovani che condividono e ostentano atteggiamenti da strada, particolari gusti musicali, capi d’abbigliamento e accessori appariscenti e un linguaggio spesso volgare. (...) Inoltre, una buona parte di coloro che si (auto)definiscono maranza è composta da giovani italiani di seconda generazione di origine nordafricana e ragazzi nordafricani immigrati in Italia».
Un fenomeno, questo, amplificato dai social network, in particolare TikTok, che negli ultimi tempi è esploso portando con sé una lunga serie di episodi di violenza e microcriminalità che hanno decisamente alzato l’attenzione su di un fenomeno che si riteneva essere solo mediatico.
Caos in via Marconi
Il problema, perché non può essere considerato altrimenti, è che i «maranza», quelli «cattivi» sono arrivati in città.
Da qualche tempo, infatti, tra le famiglie degli studenti che frequentano gli istituti di via Marconi (Europa Unita e Demetrio Cosola) girano notizie di risse scoppiate dal nulla nell’orario di uscita, intorno alle 13.45, voci poi confermate da un video di trenta secondi che lo scorso fine settimana ha iniziato a rimbalzare sulle chat di mezza Chivasso.
In quelle immagini, dal contenuto inequivocabile, si vedono due ragazzi (solo uno dovrebbe essere uno studente delle superiori) circondati da decine di coetanei che osservano e/o filmano, che iniziano a darsele di santa ragione, mettendo anche in pratica mosse di «Jiu jitsu brasiliano»: in parole povere, è gente che sa picchiare.
Un giro di scommesse
E così, tra pugni in testa e altri colpi degni di un ring, si arriva a un passaggio che lascia intendere come dietro a questo episodio vi sia una vera e propria regia.
Un ragazzo, inquadrato di lato, pronuncia infatti una frase impossibile da fraintendere: «Oh, iniziamo a scommettere?». A seguire, dalla tasca interna del giubbotto (non è mai inquadrato al volto) estrae una mazzetta di banconote da venti euro, che inizia a contare con l’abilità di un bancario.
Il video poi si interrompe con i due contendenti ancora a terra e decine e decine di ragazzi che li osservano.
Non è un episodio isolato
Un episodio isolato? Assolutamente no, sia davanti alle scuole che in altre aree della città.
Poche ore prima della scazzottata, infatti, quattro ragazzi (tra cui molto probabilmente uno di quelli coinvolti nella scazzottata) hanno creato non pochi problemi ai negozianti di via Torino, tra richieste di cibo e bevande senza pagare e veri e propri furti, come quello ai danni di un negozio di telefonia.
Come detto, «Sono arrivati i maranza».