Sostegno per i lavoratori vittime della crisi Comital e Lamù

Si tratta di un progetto sperimentale che coinvolge numerosi attori del territorio in campo per i lavoratori e le famiglie.

Sostegno per i lavoratori vittime della crisi Comital e Lamù
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Un progetto sperimentale per i lavoratori vittime delle difficoltà economiche di Comital e Lamù.

Un aiuto contro le difficoltà

La Fondazione don Mario Operti insieme al Comune di Volpiano, la parrocchia Santi Pietro e Paolo Apostoli e l'Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro in campo contro la crisi. Gli enti appena elencati sono, infatti, gli attori di una nuova iniziativa sperimentale finalizzata alla solidarietà economica nei confronti dei lavoratori vittime delle crisi aziendali che il nostro territorio ha vissuto negli ultimi mesi. Un vero e proprio "sostegno ai lavoratori in difficoltà economica".

Il progetto

Il progetto nasce con l’intento di dare sostegno ai lavoratori della Comital e della Lamalù. Il fondo economico istituito erogherà prestiti attraverso la partnership di un istituto di credito così che le famiglie dei lavoratori più in difficoltà, possano trovare un appoggio. Si tratta di un progetto sperimentale sul nostro territorio diocesano e metropolitano.

Come accedere al prestito o contribuire

Coloro che desiderano, su base volontaria, accedere al prestito o contribuire economicamente all’iniziativa sopracitata possono mettersi in contatto con la Fondazione don Mario Operti al numero 0115636930.

Lavoratori vittime delle difficoltà economiche

Sul territorio della provincia, a causa delle crisi aziendali di Comitale e Lamù, sono tantissimi i lavoratori che si trovano in una evidente condizione di difficoltà economica. Il progetto permetterebbe, quindi, di provare ad alleviare le difficoltà economiche e tentare di sollevare i "bilanci" delle famiglie coinvolte dalle crisi. L’erogazione del sussidio monetario avverrà sotto forma di prestito per permettere alle famiglie e ai lavoratori di provvedere alle necessità più impellenti, prendendo ispirazione dal prestito della speranza della CEI. Il progetto affonda le radici nell’idea della microfinanza che, oltre a scommettere sulle capacità restitutorie delle persone e di dignità della persona stessa, desidera affermare il principio della solidarietà circolare.

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