VEROLENGO

Spaccano la panchina di pietra in piazza: «Autodenunciatevi»

L'appello del sindaco Luigi Borasio.

Spaccano la panchina di pietra in piazza: «Autodenunciatevi»

Atto vandalico o incedente di percorso? Non si sa. Quel che si conosce è solamente il risultato: una panchina di pietra rotta in piazza Piave.

Spaccano la panchina di pietra

Atto vandalico o incedente di percorso? Non si sa. Quel che si conosce è solamente il risultato: una panchina di pietra rotta in piazza Piave.
Questo è quanto alcuni cittadini hanno trovato al mattino presto di lunedì 27 dicembre, segnalando immediatamente l’accaduto agli uffici comunali. Sul posto, per verificare sono erano intervenuti subito i vigili urbani e gli operai. Ma cosa sia accaduto quella notte, tra domenica 26 e lunedì 27 dicembre nessuno lo sa. O meglio, solo il diretto interessato o i diretti interessati conoscono la dinamica che ha provocato la rottura di questa panchina. Perché nessuno dalla mattina dal 27 ad oggi si è ancora presentato in Municipio per dire «Sono stato io» o «Siamo stati noi».

«Autodenunciatevi»

E, a distanza di più di due settimane dall’accaduto, il primo cittadino Luigi Borasio ha deciso di intervenire, ha deciso di lanciare un appello alla sua popolazione: «Invito chi sia o chi siano gli autori di questo gesto ad autodenunciarsi prima che del suo nome o dei loro nomi ne veniamo a conoscenza per altre strade. A Verolengo, e anche in questa piazza, ci sono delle telecamere. Magari hanno ripreso l’accaduto: se così fosse non sarebbe difficile arrivare ad individuare di chi è la colpa. Così mentre si autodenunciano, può o possono anche spiegarci il perché di questo gesto, se sia o meno volontario, se sia stato un incidente. Poi potrebbero anche dirci come hanno fatto, se sono state più persone, a romperla. Insomma, potrebbero raccontarci la dinamica».
Già perché staccare la seduta di pietra, ribaltarla e spaccarla in due non deve esser stato per nulla semplice.
E naturalmente non può non essere opera di nessuno, non può accadere dal nulla che questa seduta si sia sollevata e sia caduta a terra.
Insomma, un o più persone l’hanno fatto e il sindaco sembra determinato a dargli un nome».