CRONACA

Spedizione punitiva in villa, condannati per raid e lesioni

Si è chiuso a Ivrea il processo ordinario per quanto avvenuto tra Lauriano e San Sebastiano

Spedizione punitiva in villa, condannati per raid e lesioni
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Si è chiuso poche settimane fa in Tribunale ad Ivrea (per le motivazioni si dovrà invece ancora attendere qualche settimana), il processo con rito ordinario legato alla giornata da incubo avvenuta il primo luglio del 2018 tra Lauriano e San Sebastiano Po.

Spedizione punitiva in villa

Lo scorso 3 aprile, infatti, il giudice Marianna Tiseo ha letto la sentenza sul procedimento con cui sono stati uniti i due momenti clou della vicenda, l’aggressione nella villa di Lauriano in cui si trovava Maria Teresa Scinica e la rissa avvenuta successivamente all’altezza del ponte «Bailey» tra San Sebastiano e Verolengo.

Condannati per raid e lesioni

Marco Cammareri, chivassese classe 1967, è stato condannato a due anni di reclusione (più il pagamento delle spese processuali), per il concorso nell’aver sfondato il cancello elettrico della villa di Lauriano con una Dacia Duster, di aver danneggiato due auto parcheggiate nel cortile con bastoni, asce e mazze da baseball, di aver sfondato il portoncino d’ingresso della casa, distrutto lampioncini, altre porte interne, quattro sedie, un tavolo, un mobile e numerosi oggetti. In prima persona, poi, Cammareri deve rispondere delle lesioni personali subite da Maria Teresa Scinica, che aveva riportato «ecchimosi al fianco sinistro ed escoriazioni superficiali all’avambraccio sinistro».

Edward Amoroso, classe 1998, residente a Rivarolo, è stato invece condannato a un anno e dieci mesi di reclusione (con la sospensione condizionale della pena e la non menzione) sia per i danneggiamenti che per aver portato fuori dalla propria abitazione le mazze e le accette.

I due sono stati poi condannati al risarcimento dei danni a favore delle parti civili, da liquidarsi in separato giudizio che sarà aperto in sede civile.

Il rito abbreviato legato allo stesso episodio si era invece chiuso nel novembre del 2022 con la condanna degli altri protagonisti del «raid punitivo» con l’assegnazione alle parti civili, Maria Teresa Scinica e Gianfranco Muscò, di una provvisionale immediatamente esecutiva di 8 mila euro. Altri tre mila euro sono andati ad Alexander Muscò e Liliana Gaudio per le lesioni subite dalla figlia. Quasi certo l’appello.

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