Spoglia la compagna di classe con un’app
Vittima una studentessa che frequenta le superiori a Chivasso. Nei guai un coetaneo di Casalborgone
Quando l’intelligenza artificiale viene utilizzata in maniera impropria (per usare un eufemismo).
E’ questo quello che è accaduto nel Chivassese e che ha visto protagonisti un adolescente di Casalborgone e una sua coetanea, sua compagna di classe, con cui frequenta un Istituto Superiore di Chivasso.
Spoglia la compagna con un’app
Il giovane avrebbe utilizzato un app per spogliare la ragazzina o meglio, avrebbe preso una foto in cui veniva ritratta la giovane e con questa «funzione speciale» le ha tolto i vestiti di dosso.
Ma ovviamente non ci sarebbe stato alcun divertimento tenere lì archiviata la fotografia incriminata e così il giovane avrebbe diffuso questo scatto nelle sue numerose chat.
E’ inutile dirlo che nel giro di pochissimo tempo la foto modificata ha iniziato a correre da un telefonino all’altro, nelle chat di giovani e adulti.
Risatine e battute hanno accompagnato la diffusione dell’immagine della giovane studentessa.
La ragazza ritratta in foto, come era prevedibile, non ha preso affatto bene la cosa e, dopo aver superato l’imbarazzo iniziale, si è fatta coraggio e ha mostrato l’immagine ai suoi genitori.
Questi ultimi, dopo essersi resi conto della situazione, si sono recati presso l’abitazione del giovane che vive a Casalborgone per cercare di fare chiarezza (se mai ce ne fosse stato bisogno), ma il danno era ormai fatto e la fotografia continuava ad essere diffusa.
E non si esclude che le vittime possano essere più di una.
Denunciato
Il giovane, ancora minorenne, è stato quindi denunciato alle autorità competenti e l’indagine è stata affidata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino e al momento non si conoscono ulteriori dettagli.
Il grave episodio che si è verificato a Chivasso non è un caso isolato, ma purtroppo in tutta Italia si sono verificati casi simili e le cronache in questi ultimi mesi hanno riportato articoli in cui il copione messo in atto ero il medesimo di quello utilizzato dallo studente chivassese.
I protagonisti di questi episodi sono sempre studenti delle scuole superiori o addirittura delle medie. Adolescenti sempre più dipendenti dei loro telefonini che agiscono senza pensare e con troppa leggerezza per non dire mancanza di rispetto nei confronti delle loro coetanee che sino a quel momento li ritenevano amici fidati.
Una situazione inconcepibile che deve essere fermata al più presto e ci si augura che le indagini possa portare a fugare ogni dubbio su quanto accaduto e di conseguenza che l’autore del gesto venga poi adeguatamente punito. Un appello viene rivolto alle vittime di questa situazione che sembra quasi essere paradossale: denunciate questi fatti e non abbiate paura o vergogna di esporre un fatto simile perché per fermare questi atti la cosa più importante e denunciare alle autorità compenti.