Strage del Bardo, cominciato il processo contro Costa Crociere

Determinati i familiari di Antonella Sesino, la sanmaurese che perse la vita nell'attentato

Strage del Bardo, cominciato il processo contro Costa Crociere
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Determinati i familiari di Antonella Sesino, la sanmaurese che perse la vita nell'attentato

E’ cominciato giovedì 29 giugno, presso il Tribunale di Torino, la causa civile per la strage del museo del Bardo dove perse la vita la sanmaurese Antonella Sesino. Un pacchetto escursionistico «allettante e sicuro», quello proposto dal colosso Costa Crociere e che invece ha visto la donna andare incontro alla morte. Se da un lato Costa non poteva prevedere che quel giorno ci sarebbe stato un attentato, non poteva ignorare la pericolosità di Tunisi in quel periodo. E’ questo l’elemento centrale su cui insistono i legali dello studio Ambrosio&Commodo a cui si sono rivolti i familiari della sanmurese. Costa si è costituita alla prima udienza chiedendo il rigetto integrale delle domande degli avvocati dello studio torinese, ritenendo di non aver alcun tipo di responsabilità per la morte della donna. Inoltre, la difesa Costa ha affermato che la causa di Torino è stata pretestuosa e animata dall’intento di speculare su un tragico evento. «Per noi è un’offesa molto grave - commenta l’avvocato Ambrosio -, pertanto richiederemo che venga stralciata dagli atti. Se i familiari avessero voluto dare rilevanza al dato economico avrebbero accettato la somma di 150 mila euro proposta dall'azienda all'indomani del tragico fatto. Costa invece ha anteposto i propri interessi economici alla sicurezza dei suoi clienti».
Intanto la causa va avanti e a novembre ci sarà il rinvio.

L'intervista completa ai legali, sull'edizione del 4 luglio de La Nuova Periferia

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