Dopo il tempo del dolore e della rabbia, è arrivato il momento dell’addio. A quasi un mese dalla strage di Brandizzo che è costata la vita a cinque operai della «Sigifer» di Borgo Vercelli, nella mattinata di martedì 26 settembre la Procura della Repubblica di Ivrea ha formalmente consegnato alle famiglie i poveri resti di Giuseppe Aversa, Giuseppe Sorvillo, Kevin Laganà, Giuseppe Saverio Lombardo e Michael Zanera.
L'ultimo saluto all'operaio Giuseppe Aversa
Davanti alle camere mortuarie dell’ospedale di Chivasso un cordone di Polizia e Carabinieri, era presente per la consegna delle salme ai familiari delle vittime. Dopo la firma dei documenti, le onoranze funebri hanno allestito le camere ardenti.
Intanto oggi, giovedì 28 settembre, si svolgerà il funerale di Giuseppe Aversa, 49 anni. Alle 10.45 il corteo partirà dalle Camere Mortuarie diretto al Duomo di Chivasso dove alle 11 verranno celebrate le esequie.
Dopo la cerimonia il corteo proseguirà per il cimitero di Borgo d’Ale.
Il corteo funebre di Giuseppe Aversa, detto anche Beppe, è partito poco fa dalla Camera Mortuaria dell'ospedale di Chivasso.
C'è mamma Lidia lì, vicino a quel figlio che aspettava tornasse a casa quel giovedì mattina dopo una notte di lavoro. Ma lui ormai non c'era già più perché quel treno che lo ha travolto, insieme ad altri quattro colleghi, lo ha ucciso.
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Il corteo funebre
Il corteo proseguirà sino al Duomo di Chivasso dove è presente anche l'assessore regionale Fabrizio Ricca e il consigliere regionale Gianluca Gavazza. Naturalmente presente anche l'Amministrazione comunale chivassese tra cui il sindaco Claudio Castello, il Presidente del Consiglio Antonio Perfetto, gli assessori Fabrizio Debernardi e Tiziana Siragusa e il capogruppo di minoranza Clara Marta. Presente anche il sindaco di Borgo D'Ale Mauro Andorno.
Fuori dal Duomo decine di mazzi di fiori e palloncini bianchi e azzurri.
L'arrivo in piazza
In piazza della Repubblica sono in centinaia ad accogliere la salma di Giuseppe Aversa. Tantissimi amici che vogliono pregare per lui.
La lettera di un ex dipendente Fiat
Sul feretro di Giuseppe, la lettera di un ex dipendente Fiat:
No, non si può morire così nel 2023!
Prego per questi cinque ragazzi che sono morti sul posto di lavoro in un modo atroce, orribile!
Sono vicino ai familiari delle vittime, chi ha sbagliato deve pagare!
Il mondo del lavoro oggi è uno schifo totale. Tutto per ridurre i costi e per il Dio denaro giocano con la vita delle persone.
E' ora di dire basta! Non può più succedere!
Un forte abbraccio ai parenti dei cinque operai da un pensionato ex dipendente Fiat.
La funzione
A celebrare la Santa Messa è don Davide Smiderle, parroco di Chivasso. Il sacerdote ha letto il pensiero molto sentito e profondo del Vescovo di Ivrea Monsignor Edoardo Aldo Cerrato:
Non ci sono parole che possano appagare e colmare questa tragedia. Affido alla Madonna, che ha provato il dolore della perdita di un figlio, i famigliari di Giuseppe Aversa.
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Le autorità
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La famiglia Aversa
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Don Davide Smiderle
In chiesa sono presenti i gonfaloni della Regione Piemonte e della Città di Chivasso.
Don Davide ha poi sottolineato:
Si pone l'obbligo assoluto di fare chiarezza sulla responsabilità dell'uomo, ma con tanta fiducia nel Signore.
C'è ancora tanta, troppa fame in questo nostro mondo, tanta umiliazione, tanto pianto. Continuiamo ogni giorno a salutare persone care ed amici che muoiono sul lavoro. Morti strazianti, ingiuste.
I palloncini volano in cielo
Quando la salma di Giuseppe esce dal Duomo, un lungo applauso anticipa la liberazione dei palloncini bianchi e azzurri che volano in cielo.
Il saluto di mamma Lidia
Mamma Lidia, distrutta dalla perdita di suo figlio, lo saluta ancora. Un bacio sul feretro che ha commosso tutti i presenti.