BENEFICENZA

Strage di Brandizzo, raccolte fondi per Sorvillo

Istituzioni, associazioni, cittadini ed ex colleghi esprimono il cordoglio per la tragedia e avviano delle raccolte fondi

Strage di Brandizzo, raccolte fondi per Sorvillo
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Un paese profondamente ferito. E’ questo attualmente Brandizzo. Nell’aria si respira solo una profonda tristezza, si cerca di dare una parvenza di normalità alle azioni quotidiane, ma qualcosa si è purtroppo spezzato per sempre. Un’anima squarciata questa è oggi Brandizzo dopo la tragedia di mercoledì notte. Ogni singola persona si è sentita in qualche modo toccata da questa tragedia.

Strage di Brandizzo, raccolte fondi per Sorvillo

Tutte le associazioni locali hanno espresso la loro solidarietà e il cordoglio per questo tragico evento e l’associazione «Una finestra su Brandizzo» ha aperto una raccolta fondi in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Brandizzo in favore della famiglia di Giuseppe Sorvillo (nella foto). E' possibile effettuare la donazione tramite Satispay o con Carta di Credito o Bonifico Bancario. Sul sito https://www.unafinestrasubrandizzo.org/donazioni/amici-di-beppe/ ci sono tutte le indicazioni.

Giuseppe, un grande papà

Giuseppe era un uomo che ha dedicato tutta la sua vita ai suoi cari come dimostra anche la scelta di lasciare il lavoro in un supermercato per guadagnare di più. Giuseppe, infatti, sognava di dare un futuro migliore alla moglie Daniela e ai figli piccoli che frequentano le scuole di Brandizzo in quella casa di via Lanzo dove oggi regna il silenzio. In quella via dove siamo stati, dove i vicini lo ricordano come persona buona e disponibile.

Una tragedia

«E’ una tragedia immane. Noi abbiamo una tragedia nella tragedia nel senso che una delle vittime è un brandizzese - afferma il sindaco Paolo Bodoni - Abbiamo due bambini che vanno a scuola che non hanno più un papà. La mamma è rimasta da sola a seguirli visto che non hanno parenti nelle vicinanze. Lo Stato, ovvero il Comune, ovvero il sindaco, devono prendersi in carico la situazione e ce la prederemo. Dopo le pratiche burocratiche a cui sarà sottoposta questa signora partiremo con i sostegni di tipo pratico sotto tutti gli aspetti. E’ una famiglia che ha bisogno di supporto, tanto supporto e me ne prenderò carico».

«Nessuno dei nostri concittadini aveva pensato quella sera di non tornare a casa - dicono i consiglieri di Pd per Brandizzo Marco Volpatto e Monica Durante - e nessuno dei loro bambini, delle loro madri, delle loro mogli aveva pensato di non rivederli più. Non siamo in guerra e gettare al vento la vita della gente non è cosa. Non si fa, nemmeno in guerra, tra l’altro.
Che sia disorganizzazione, guasto, sfortuna o tutto assieme poco cambia: c’è la vita di cinque famiglie sconvolta e per sempre condizionata dall’istante maledetto. Difficile ora trovare un colpevole, ma qualcuno che ha sbagliato c’è.
Soprattutto, se ancora una volta, l’ennesima, i lavoratori sono stati costretti a operare in condizioni non sicure, situazione che la Magistratura, siamo certi, verificherà.
È un fatto che nel nostro paese da anni abbiamo mille morti l’anno sul lavoro e si rende necessario costruire percorsi, cultura e leggi serie della vita, non soltanto del profitto. Alle regole su appalti e subappalti al ribasso, del “rischio calcolato”, del fare in fretta a basso costo bisogna sostituirne di nuove, che tengano in conto prima di tutto la salute e la vita delle persone. Leggi nuove, da far applicare seriamente. Ha fatto bene Mattarella a passare di qua e a dimostrarci la sua vicinanza, ma se ai suoi proclami e ai quelli di tutti gli altri non seguiranno subito comportamenti nuovi, cambierà poco e domani saremo qui o da un’altra parte a piangere ancora. “Mai più”, come ha detto il Presidente, sarà anche una frase fatta, ma guarda al futuro e ci tiene accanto alle famiglie private dell’affetto più caro, cui anche noi portiamo la nostra vicinanza».

«Siamo profondamente scossi per quanto accaduto - sostengono i consiglieri di Alternativa Civica, Giuseppe Deluca e Antonella Multari - esprimiamo il nostro profondo cordoglio per i padri e le madri, per le mogli e i figli delle vittime della tragedia di oggi, giovani lavoratori strappati al mondo da una carenza cronica nell'organizzazione della sicurezza sul lavoro che riguarda tutti gli italiani. Oggi questo lutto scuote le nostre coscienze e ci riporta tristemente alla memoria tutte le vittime in Italia da nord a sud. Oggi molte le parole spese.. tanto dovute, quanto inutili. Non servono solo le promesse delle istituzioni, che nuovamente rinnovano i buoni propositi per fare in modo che sciagure come questa non si ripetano.
Se da domani non seguiranno finalmente fatti e concretezza alle parole dette, queste nuove cinque vittime rimarranno inesorabilmente un numero aggiunto agli altri».
Giovanissimi e adulti si recano presso la stazione con occhi lucidi e volti stravolti e tutti hanno dentro un profondo senso di tristezza e impotenza nei confronti di questa tragedia che è costata la vita a 5 lavoratori.

Il ricordo degli ex colleghi

«Fino a 6 mesi fa Giuseppe lavorava presso il supermercato Presto Fresco di Mazzè - ricordano gli ex colleghi - Poi per una questione economica, aveva scelto di cambiare lavoro. Il nuovo lavoro gli garantiva uno stipendio più alto. Giuseppe era una persona meravigliosa e lo stiamo constatando anche tra i nostri clienti. Sono molti coloro che in questi giorni lo ricordano per il suo sorriso. Lo adoravano tutti. Lui aveva lavorato in questo negozio per cinque anni e si occupava del caricamento degli scaffali e della cassa».
Il punto vendita di Mazzè ha deciso di avviare una raccolta fondi per sostenere la famiglia: «Le donazioni saranno raccolte direttamente nel punto vendita» spiega la responsabile.

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