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Newton all’Ubertini, trasloco con polemiche: piove nei corridoi

Intanto gli studenti, segnalando degrado e altre criticità.

Newton all’Ubertini, trasloco con polemiche: piove nei corridoi
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Più passano i giorni e più si allontana una soluzione «alternativa» al trasferimento di quattro classi del liceo «Newton» di Chivasso (tre quinte e una quarta) nei locali messi a disposizione dall’Istituto Ubertini di Caluso nella sede dell’alberghiero di via Ajma, dall’altro capo della città. Intanto la pioggia di oggi, sabato 24 settembre 2022, ha fatto emergere un'altra criticità: piove all'interno della scuola e i  corridoi sono allagati.

Studenti del Newton per ora restano in via Ajma

Una soluzione «tampone» che ha provocato forti proteste da parte di studenti e famiglie, tanto che nemmeno nel Consiglio d’Istituto guidato da Sara Pucci che si è svolto lunedì 19 settembre è stata firmata la delibera di acquisizione delle aule, rimandata alla prossima assemblea.
Un limbo in cui si stanno muovendo, secondo le rispettive competenze e responsabilità, sia la nuova dirigente Carminia Cassarino che l’assessore comunale all’istruzione Gianluca Vitale che la consigliera delegata della Città Metropolitana Caterina Greco. Ed è proprio Greco a voler chiarire alcuni punti: «Le quattro aule - spiega - ci sono state richieste dal Newton a fronte di un aumento di preiscrizioni (a gennaio 2022) di settanta studenti. A luglio i numeri sono risultati decisamente più bassi, ma le aule sono state comunque concesse su richiesta dell’istituto che aveva bisogno di spazi per il liceo musicale.
Come Città Metropolitana dobbiamo fare attenzione alle spese, utilizzando se possibile spazi già nostri e pronti ad accogliere studenti. Sicuramente non accadrà più quanto avvenuto lo scorso anno, con migliaia e migliaia di euro spesi, tra riscaldamento e affitto, per le casette al Campus delle associazioni destinate al musicale ma utilizzate pochissime volte.
E’ l’intero sistema che deve essere rivisto: più che gli studenti, al Newton come all’Europa Unita e in altre scuole, sono cresciuti gli indirizzi, e non siamo più nelle condizioni di avere “duplicati” a pochi chilometri di distanza. A Chivasso vi è poi un’altra anomalia, e mi riferisco all’Ubertini che dipende da Caluso: incontreremo le scuole, e metteremo tutto sul tavolo in vista del nuovo anno scolastico. Anche l’Europa Unita aveva chiesto classi in più, ma a fronte dell’impossibilità di trovare nuove aule la dirigenza ha rivisto gli spazi di via Marconi mettendo un tetto alle iscrizioni.
Da parte nostra, come Città Metropolitana, una soluzione l’abbiamo trovata, ma capisco anche le esigenze dei genitori ed è per questo che proseguiamo con gli incontri».

Torna a farsi largo «l'ipotesi Cosola»

Tornata in auge l’ipotesi «Demetrio Cosola» (aule sì troppo piccole per ospitare gli studenti del Newton, a meno che non si possano utilizzare fino a giugno quelle destinate a diventare refettorio grazie ai fondi del PNRR e si trovi un accordo per la copertura delle spese), in questi giorni si sono però vagliate anche soluzioni alternative come quella di «Palazzo Einaudi», sicuramente centrale e raggiungibile senza difficoltà dalla stazione ferroviaria. Questa ipotesi, però, è stata bocciata.
Resta anche da capire quante aule servano: se quattro, come è sempre stato riferito, o due come emerso negli ultimi giorni.
Sul tema trasporti continua l’interessamento del Comune di Chivasso, anche se il tema dei costi resta di assoluto primo piano: nessuno, né Comune né Città Metropolitana, può coprire le spese degli autobus.
«Il Comune non può provvedere per i trasporti - conferma Vitale - stiamo esplorando nuovamente la Cosola perché sembrano esserci possibilità sulle capienze e ci sono verifiche tecniche in corso. Sembrano esserci aperture qualora ci fossero le condizioni e Città Metropolitana non si opporrebbe accollandosi il rimborso delle spese di utenze e pulizie».

Le criticità dell'istituto Ubertini

Intanto, in questa settimana, gli studenti hanno continuato a frequentare l’Ubertini fotografando e segnalando ogni criticità, dai segni di umidità sui muri all’impianto elettrico che ha sicuramente visto tempi migliori, passando per il degrado dell’area esterna e per i (numerosi) bagni fuori uso.  Oggi, sabato 24 settembre 2022, è stato inoltre segnalato che i corridoi dell'Ubertini sono allagati. Infatti, a causa delle infiltrazioni la pioggia penetra nella scuola.

Tutte criticità che Città Metropolitana, con i propri tecnici, si è già detta disposta a risolvere.
A questo punto non resta che attendere, anche se come detto diventa sempre più difficile pensare che le quattro classi possano concludere l’anno scolastico altrove se non in via Ajma. Sicuramente, però, tutti gli attori devono già muoversi per trovare una soluzione per gli anni a venire, dato che questa «novità» rischia di far crollare l’appeal del «Newton».
Quanto all’ipotesi di spostare in toto il liceo Musicale ai Cappuccini, nessuno vuole esporsi più di tanto nei confronti di un’istituzione come il «Sinigaglia», fiore all’occhiello dell’offerta culturale cittadina. Peccato che a nessuno (a quanto risulta) sia venuto in mente di finanziarne la costruzione con i fondi del PNRR.

Il commento del consigliere di minoranza Bruno Prestia

«Questa è la scuola di via Ajma a Chivasso ( e mostra le foto dei corridoi dell'Ubertini allagati), dove ha sede la Scuola Alberghiera. Mi chiedo se sia normale che la scuola sia in queste condizioni.  - Afferma il consigliere comunale di opposizione Bruno Prestia - Ma mi chiedo ancora di più se sia normale che Città Metropolitana si accorge che la struttura ha bisogno di interventi solo ora che si parla del trasferimento di 4 classi del Liceo fino a lì. E se non ci fosse in ballo il trasferimento? Qualcuno si sarebbe accorto del problema? Qualcuno ha intenzione di risolvere la situazione?!».

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