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Tar dà ragione al presidente Cirio: prosegue la DaD per seconda e terza media

L’ordinanza del Piemonte continua a essere, quindi, pienamente in vigore.

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Il Governatore del Piemonte, nonostante si fosse passati in zona arancione, aveva decretato che la Dad sarebbe valsa anche per le classi secondo e terze delle scuole secondarie di primo grado ovvero le medie. Inutile quindi il ricorso: il Tar appoggia la scelta di Cirio. Come riporta PrimaTorino.it.

Il Tar conferma la Dad per le medie

Da una parte c'è Anita, 12enne di Torino diventata in qualche misura il simbolo della lotta di diversi studenti che chiedono di tornare alla didattica in presenza. Dall'altra ci sono le necessità di contenimento di una pandemia mondiale, che hanno spinto il presidente Alberto Cirio, nonostante il passaggio alla zona arancione, tenere la didattica a distanza per medie. Una scelta che non è andata giù ad alcuni genitori e insegnanti, che hanno scelto le vie legali...ma il Tar gli ha dato torto.

 

L’ordinanza del Piemonte continua a essere, quindi, pienamente in vigore

“Ancora una volta come nel caso della misurazione della febbre a scuola ha vinto il buonsenso e l’atteggiamento di prudenza per la salvaguardia della salute dei nostri ragazzi, del personale scolastico e di tutti i loro familiari - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sono lieto che il TAR abbia riconosciuto la fondatezza delle motivazioni sanitarie che hanno sostenuto una scelta difficile, ma finalizzata come unico scopo a tutelare il bene della vita. Dobbiamo restare però tutti consapevoli che la didattica a distanza, nonostante l’enorme impegno di tutto il mondo della scuola, è un grande sacrificio che stiamo chiedendo ai nostri figli, alle famiglie e agli insegnanti. Pertanto dobbiamo continuare a mettere in campo ogni impegno possibile per tornare al più presto alla normalità. Ora continuiamo a lavorare con il mondo della scuola, fianco a fianco, affinché il 7 gennaio si possa davvero riaprire la scuola in presenza per tutti, ma in assoluta sicurezza e per sempre”.

La Regione Piemonte afferma: “La  misura, più restrittiva rispetto a quanto previsto dalla zona arancione, è stata assunta alla luce dei pareri medici e scientifici e dei dati sul contagio che, dall’inizio dell’anno scolastico, hanno visto nella fascia d’età 11-18 anni di medie e superiori più del doppio dei casi rispetto a quelli registrati sotto i 10 anni. Un dato preoccupante anche alla luce della pressione ospedaliera ancora elevata e del possibile impatto in prossimità delle feste, con il rischio di portare in famiglia il contagio contratto nel pre e post scuola su cui si concentrano ancora le maggiori criticità”.

Il ricorso respinto

Il ricorso è stato firmato da 98 genitori di studenti che frequentano al seconda e la terza media, ovvero quelli esclusi dalla riapertura della scuola. Anche Emanuela Antonella Barison, l’avvocatessa che ha firmato il ricorso, è toccata in prima persona da questa situazione, essendo madre di tre bambini. Ma non è andata come speravano. Il Tar del Piemonte ha respinto la richiesta e l’ordinanza continua a essere pienamente in vigore.

 

 

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