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Telelaser a Chivasso, fioccano multe e polemiche

C'è chi sostiene che, nel caso di via Montanaro, gli agenti non abbiano indossato «volutamente» il giubbotto ad alta visibilità per essere, appunto, meno «visibili» e poter multare di più.

Telelaser a Chivasso, fioccano multe e polemiche
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Nelle ultime settimane non è sicuramente passato inosservato l’aumento dei servizi di controllo con il telelaser a cura della Polizia Locale di Chivasso.

Telelaser a Chivasso, fioccano multe e polemiche

Decine e decine le sanzioni elevate tra la statale 26, via Rigazzi (nord ferrovia, zona Rivera) e via Montanaro (ai piedi del cavalcaferrovia), con immediate proteste degli automobilisti multati sia sui social che con telefonate e mail in redazione. Se la maggior parte di loro punta il dito sulla mancata comunicazione (anni fa Palazzo Santa Chiara pubblicava settimanalmente l’elenco delle vie interessate dai controlli), c’è chi sostiene che, nel caso di via Montanaro, gli agenti non abbiano indossato «volutamente» il giubbotto ad alta visibilità per essere, appunto, meno «visibili» e poter multare di più.

Accuse pesanti

Accuse pesanti, messe nero su bianco in una lettera inviata a Comune e Polizia Locale, e successivamente allo Spresal dell’AslTo4 e alla Procura della Repubblica di Ivrea.
«E' una questione di sicurezza per il lavoratore - scrive il chivassese - indossare l'alta visibilità in prossimità della strada, e il giubbotto è una dotazione di DPI consegnata a tutti gli effetti. Personalmente ritengo che in quel posto un agente fortemente visibile sia il miglior deterrente alla velocità, se poi ha il telelaser per multare i “corsaioli” tanto meglio».

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