Tempio crematorio, Alessandro Ravetti resta in carcere
Lo scandalo risale a fine ottobre quando sono state scoperte ceneri e ossa tra i rifiuti.
Tempio crematorio: Alessandro Ravetti resta in carcere. Nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 9 novembre, il Tribunale del Riesame di Torino ha rigettato l’istanza presentata dagli avvocati Marco Bozzalla e Massimo Pozzo, che avevano chiesto una misura meno afflittiva per il loro assistito. Come scrive http://laprovinciadibiella
Tempio crematorio
Alessandro Ravetti rimane dunque in viale dei Tigli, dove si trova ormai da quindici giorni, ovvero dall’alba di due venerdì fa, quando i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Biella, guidati dal luogotenente Tindaro Gullo e coordinati dal procuratore capo Teresa Angela Camelio, hanno effettuato il blitz che ha fatto venire alla luce lo scandalo del tempio crematorio. Alessandro Ravetti, amministratore delegato della Socrebi,
Lo scandalo
Scandalo tempio crematorio, ceneri e ossa buttate nei rifiuti.
I carabinieri hanno sequestrato il 26 ottobre 300 chili di ceneri e ossa di defunti cremati insieme pronti per essere smaltiti nei rifiuti comuni. (leggi qui per approfondire)
Le telecamere
Per numerose settimane con l’ausilio di telecamere nascoste hanno filmato le attività all’interno della struttura e sono emerse pesanti irregolarità. Pare infatti che i defunti fossero cremati insieme e ai parenti venissero consegnati i resti a caso di altre persone cremate.
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