serata di assoluta follia

Tenta di rapinare sua cugina e poi «azzanna» un carabiniere: arrestato

Dopo aver tentato di portare via i soldi, l'uomo, si era dato alla fuga.

Tenta di rapinare sua cugina e poi «azzanna» un carabiniere: arrestato
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Tenta di rapinare il paninaro di sua cugina e poi «azzanna» un carabiniere: arrestato. E' quello che è accaduto venerdì 17 settembre a Chivasso.

Tenta di rapinare sua cugina

Venerdì 17. Un giorno ritenuto particolarmente sfortunato in Italia e altri paesi di origine greco-latina, e sicuramente lo è stato per Bruno Cosmano, chivassese classe 1977, arrestato dai carabinieri del Capitano Luca Giacolla al termine di una serata di assoluta follia.
Secondo una prima ricostruzione di quanto avvenuto, nella prima serata Cosmano (già noto alle forze dell’ordine) avrebbe iniziato ad infastidire chiunque trovasse sui suoi passi camminando per le vie del centro di Chivasso.
Poi, arrivato al Foro Boario, si sarebbe diretto verso un’attività commerciale di proprietà di una cugina minacciandola di morte e poi tentando di rubarle la borsa e il registratore di cassa, andato poi in mille pezzi.
A seguire, una disperata fuga in via Torino e il tentativo di sfuggire ai carabinieri (ormai sulle sue tracce) nascondendosi all’interno di un bar.

Viene fermato

Gli uomini del Capitano Giacolla lo hanno comunque rintracciato e bloccato senza nessuna difficoltà, ed accompagnandolo in caserma pensavano di aver chiuso la questione.
Una volta negli uffici di via XXIV Maggio, invece, Cosmano avrebbe iniziato a dare in escandescenza, aggredendo i carabinieri ed arrivando ad azzannare il dito di un Brigadiere del Nucleo Radiomobile dell’Arma, subito accompagnato al Pronto Soccorso di Chivasso per le cure del caso. Lesioni profonde, con profondo sanguinamento, tanto che i medici dell’AslTo4 hanno dovuto provvedere ad alcuni punti di sutura.

L'uomo viene arrestato

Cosmano è stato quindi arrestato con le accuse di tentata rapina, violenza e minacce a pubblico ufficiale, ed al momento di andare in stampa si trovava ancora in carcere ad Ivrea.

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