Si concluderà con la giornata di oggi, venerdì 26 agosto, il lavoro dei 22 operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (SASP) che sono stati chiamati a portare le proprie competenze e il proprio impegno nelle zone del Centro Italia dove ha colpito il recente terremoto
Si concluderà con la giornata di oggi, venerdì 26 agosto, il lavoro dei 22 operatori del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese (SASP) che sono stati chiamati a portare le proprie competenze e il proprio impegno nelle zone del Centro Italia dove ha colpito il recente terremoto. Hanno lavorato per tre lunghe e intense giornate dapprima nel centro di Amatrice collaborando con i colleghi del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e sotto la direzione della Protezione Civile alla ricerca di ulteriori superstiti. Le operazioni sono state condotte grazie alla presenza fondamentale delle Unità cinofile e del fiuto dei loro cani, degli Speleologi specializzati nella movimentazione e nelle ricerche in ambiente ipogeo e dei Soccorritori Alpini esperti nell'esplorazione dei terreni impervi. Hanno collaborato nell'estrazione degli ultimi superstiti ricuperati tra le macerie, hanno partecipato all'individuazione di nuovi cadaveri sepolti sotto cumuli di pietre e mattoni, hanno vissuto al fianco della popolazione locale le frequenti scosse di assestamento che continuano a provocare paura e crolli, hanno condiviso i disagi della vita nelle tendopoli con chi ha perso la casa. Successivamente, nella giornata di oggi, si sono trasferiti nelle frazioni in quota per proseguire il lavoro di verifica e bonifica delle borgate e dei caseggiati più isolati. Hanno portato sostegno, viveri e medicinali via terra laddove esistono ancora strade e sentieri percorribili e via elicottero nelle zone che ancora rimangono isolate. Dalla serata di oggi faranno ritorno in Piemonte e riprenderanno l'operatività presso le delegazioni di competenza. I componenti della squadra erano suddivisi nel seguente modo: 7 operatori appartenenti alla Delegazione X Valdossola, 7 alla Delegazione XVI Mondovì, 4 alla Delegazione XXI Biellese e 4 alla Delegazione 1° Gruppo Speleologico. Tra essi vi erano 4 unità cinofile, 3 medici e 4 disostruttori speleologici.
A tutt'ora non è previsto un nuovo invio di operatori del SASP nelle aree colpite dal sisma poiché si è conclusa la gestione "tecnica" dei soccorsi e della ricerca superstiti.