L'ORDINE DEL GIORNO

Test Sierologici, Rossi: "Utili soltanto se inseriti in un piano epidemiologico"

Il Vicepresidente della Commissione Sanità in Regione Piemonte.

Test Sierologici, Rossi: "Utili soltanto se inseriti in un piano epidemiologico"
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Il Vicepresidente della Commissione Sanità in Regione Piemonte, Domenico Rossi (PD) si esprime in merito alla necessità di coordinare il servizio e di inserire gli esiti relativi ai test sierologici su privati cittadini, all’interno di un piano strategico epidemiologico regionale.

Test Sierologici, le reazioni del Pd

"Test Sierologici utili soltanto se inseriti in un piano epidemiologico regionale" sono queste le parole del Vicepresidente della Commissione Sanità in Regione Piemonte, Domenico Rossi.

“L’assalto ai centri di ricerca e ai laboratori privati per i test sierologici devono far riflettere su quanto l’epidemia abbia colpito in profondità i piemontesi: la Regione dia prova di saper gestire la situazione”. Domenico Rossi, Vicepresidente della Commissione Sanità in Regione Piemonte, commenta così le notizie sul boom di richieste di prenotazione per i test. “Il quadro è disomogeneo - precisa il consigliere Democratico - in alcuni casi, ad esempio, i centri di ricerca non richiedono ricetta medica e i costi per l’esame sono diversi in base alle province… insomma, occorre emanare linee guida sulle modalità di accesso, erogazione e costi dei test sierologici da parte dei laboratori privati per i cittadini. Così come va chiarito che tipo di comunicazione debba esserci con le Asl di riferimento. Per questo ho presentato un Ordine del Giorno che impegna in tal senso la Giunta e che mi auguro venga discusso e approvato al più presto”.

L'ordine del giorno

Un Odg che richiede un ulteriore e più significativo sforzo al governo regionale. “I test sierologici, come sottolineano tutti gli esperti, hanno un valore esclusivamente epidemiologico” spiega Rossi esortando la Regione a “non perdere l’occasione di fare un importante passo avanti nella conoscenza del virus. Occorre affiancare alla liberalizzazione dei test un piano di epidemiologia regionale che raccolga e analizzi parte di questi risultati. Uno strumento strategico fondamentale che preveda follow-up nei mesi successivi utili ad avere informazioni sulla circolazione del virus, sull’immunizzazione sviluppata dalla popolazione e sulla persistenza degli anticorpi a lungo termine”.

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