Tra baracche abusive e rifiuti, il rischio incendi è altissimo

L’incidente di lunedì ha scoperchiato il caso degli orti, cresciuti senza alcun controllo in ogni angolo della città.

Pubblicato: 24 Marzo 2019 07:34

Aggiornato: 20 Febbraio 2020 09:53

«Questa è una bomba». I Vigili del Fuoco, intervenuti da Chivasso, Volpiano e Torino Centrale, non usano giri di parole nel descrivere la situazione che è apparsa ai loro occhi lunedì 18 marzo in via Brozola, alle porte di Chivasso.

Incendi

Un maxi incendio, partito dalle solite sterpaglie date alle fiamme nel lotto di Valmore Braghin , classe 1946, che nel giro di pochi minuti ha interessato parecchi degli orti cresciuti senza controllo tra l’argine e il Po, tra baracche, tettoie e cumuli di plastica e legname.
Provvidenziale l’intervento di una pattuglia dei Carabinieri Forestali di Chivasso, che seguendo il fumo sono arrivati alla Brozola invitando il pensionato (che stava cercando di spegnere il rogo con secchi d’acqua, rischiando anche di rimanere intossicato) a mettersi in salvo.

L'allarme

Immediato l’allarme al 115, con le tre squadre che hanno faticato non poco ad avere la meglio sulle fiamme, spinte dal vento.
Sul posto anche l’ufficio tecnico comunale, che quasi sicuramente nei prossimi giorni prenderà dei provvedimenti.
L’incidente di lunedì, infatti, ha scoperchiato il caso degli orti, cresciuti come detto senza alcun controllo in ogni angolo della città, dalla Brozola alla vicina via Po, passando per la fetta di terreno compresa tra via Ajma, l’Alberghiero e i binari della ferrovia.
Più che i terreni coltivati, infatti, a preoccupare sono le baracche (spesso abusive o comunque di dimensioni non autorizzate), realizzate con materiali di fortuna facilmente infiammabili. Senza contare le bombole di gpl che vengono utilizzate, specie d’estate, per cucinare all’aperto.
Una vera e propria «polveriera», pronta ad esplodere in qualsiasi momento.

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