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Tra gioventù bruciata e risse: è un’estate di paura in città

L’ennesimo caso davanti alla stazione, questa volta in pieno giorno. E la sera? Ragazzini che girano con coltelli

Tra gioventù bruciata e risse: è un’estate di paura in città
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Risse, aggressioni e atti vandalici. L’estate del Chivassese non è rovente solamente per le temperature che toccano i 40 gradi anche all’ombra, ma per il grado di criminalità che ha raggiunto, non si era mai vista una Chivasso così pericolosa.

Tra gioventù bruciata e risse: è un’estate di paura in città

Soprattutto tra i giovanissimi. Si perché i protagonisti dei tanti episodi di cronaca che si stanno susseguendo in queste settimane sono sempre giovani, per lo più minorenni. E tra gli scenari delle peggio cose c’è la stazione ferroviaria. E lì che la malavita si incontra, e lì che in molti ora hanno paura a passare da soli o con i bambini, anche in pieno giorno. L’ennesimo episodio, che ha visto poi l’intervento delle forze dell’ordine, è avvenuto nuovamente fuori dalla stazione, in piazza Garibaldi. E’ il primo pomeriggio di giovedì 18 agosto, il sole brilla alto in cielo, ci sono quei pochi pendolari che non hanno scelto agosto per le proprie vacanze che escono o entrano dalla stazione. E poi ci sono loro, due gruppetti che dopo i soliti diverbi, arrivano alle mani. Fortunatamente qualcuno ha visto e ha deciso di segnalare il fatto al numero unico per le emergenze. Così dopo poco intervengo i carabinieri e i sanitari del 118. Scene raccapriccianti in questo luogo sempre molto frequentato. E poi nemmeno tanto lontano dal centro. La stazione non è più un posto sicuro. Per nessuno. Tanto meno la sera. E proprio sabato 20, durante il servizio di controllo della Compagnia dei carabinieri di Chivasso, ecco che i militari sono nuovamente intervenuti per sedare gli animi. Il bilancio, anche in questo caso, non è positivo: quattro minori identificati, di cui tre segnalati alla Prefettura ed uno denunciato perché in possesso di coltelli. Una gioventù pericolosa, che non esita a girare armata e minacciare, anche gli adulti, per ottenere ciò che vogliono. Proprio come nei video delle tante canzoni che ormai sono ambientate in quella Chivasso, un tempo tranquilla e città ideale per le famiglie.
Situazioni di malessere tra i giovani si vivono anche nei paesi del Chivassese.

Il caso di Rondissone

Pochi giorni prima di Ferragosto a Rondissone, invece, tre ragazzini (anche questi minorenni) hanno pensato bene di togliere i sampietrini dal pavé e di lasciarli però lungo la carreggiata. Fortunatamente non c’è stato alcun incidente perché un’automobilista, vedendo il porfido ammucchiato in mezzo alla strada, ha accostato e lo ha spostato sul marciapiede evitando così episodio spiacevoli. Ma non è stata l’unica azione di quella giornata di quel gruppo di bulletti.
«Quei tre ragazzini - raccontano alcuni abitanti - hanno visto a terra un colombo. E al posto di aiutarlo, hanno iniziato a prenderlo a calci, a lanciare i sampietrini in mezzo alla strada. Una vergogna. E non si sono fermati nemmeno quando qualcuno gli ha urlato di smetterla, di fermarsi. Hanno mostrato una violenza di cui aver paura».

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