Tre truffatori «beccati» al casello di Rondissone
A fermarli gli uomini della Polizia Stradale di Novara, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Biella.
Truffatori beccati al casello di Rondissone . I presunti responsabili di una gravissima truffa agli anziani messa a segno nei giorni scorsi nel mantovano sono stati fermati. A fermarli gli uomini della Polizia Stradale di Novara, in collaborazione con i colleghi della Squadra Mobile di Biella.
Truffatori beccati
E’ bastato incrociare i dati in possesso agli inquirenti e una successiva perquisizione della macchina per rendersi conto che all’interno di una Volkswagen Golf non ci fossero tre semplici cittadini. Anzi.
E’ l’incipit del fermo di tre persone che segue a una delicata attività di indagine «interforze» che ha coinvolto più territori. Il Piemonte e la Lombardia, grazie all’impegno dei carabinieri di Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova.
La truffa da più di 9mila euro
Venerdì 5 febbraio, piena mattinata. Una coppia residente a Volta Mantovana riceve la visita di due persone. Una indossa una divisa da agente della Polizia locale, l’altro si presenta come un tecnico. La scusa per chiedere di entrare nell’abitazione dei due anziani residenti è la stessa che si ripete come un copione. «Bisogna verificare una perdita di gas». Certo, un pretesto conosciuto ai più, ma la presenza di una divisa deve aver convinto gli inquilini a fidarsi di quei due uomini. Nel corso del «sopralluogo» all’interno dell’abitazione i due hanno consigliato agli anziani di riporre nel frigorifero tutto il denaro contante presente all’interno dell’abitazione, preziosi compresi. Il motivo? Evitare che le esalazioni di gas potessero irrimediabilmente rovinare le banconote e i ricordi di una vita.
Poi, come sempre accade, l’abile mossa. I malviventi si dileguano senza lasciare alcuna traccia del proprio passaggio.
Se non fosse che la denuncia presentata alle forze dell’ordine ha permesso ai carabinieri di Castiglione delle Stiviere di diramare tutte le informazioni necessarie a mettersi sulle tracce dei malviventi che sono stati irrimediabilmente fermati.
Tre sinti fermati
I tre, sinti piemontesi residenti tra Settimo e il Canavese, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e posti a disposizione della Procura della Repubblica di Ivrea che, ora, insieme alle forze dell’ordine dovrà tirare le somme di questo odioso caso di truffa agli anziani. La refurtiva è stata riconsegnata ai legittimi proprietari, colpevoli forse di essersi fidati troppo del prossimo e di essersi lasciati spaventare da una inesistente fuga di gas all’interno della loro abitazione.