Tre velisti piemontesi affondano a Capri in piena notte: salvi per miracolo
In soli tre minuti la loro imbarcazione si è inabissata; fatale l'impatto con una nave cisterna; il racconto dello skipper.
Brutta avventura per tre velisti piemontesi che stavano facendo una regata a Capri come spiegano i colleghi di PrimaTorino.it: la loro imbarcazione è affondata in piena notte, mentre dormivano, e si sono salvati per un pelo.
Tre minuti interminabili
Il racconto dei quegli interminabili minuti non può prescindere da una certa dose di ansietà: immaginiamo di dormire della grossa, alle 3 del mattino, dolcemente cullati dal mare placido quando “bum!” la barca inizia a fare acqua e si inabissa. Brusco risveglio, acque gelide, una buona dose di panico e le grida severe per rispettare la procedura di salvataggio. Ci sono tutti questi ingredienti e forse di più nella storia di cronaca che per un pelo non è sconfinata in dramma: ma Stefano Gnech, Simone Fontana e Cristian Morasso sono salvi e questo è ciò che conta. I tre stavano partecipando alla prestigiosa regata Rolex che si svolge a Capri, la “Sailing Week 2021“. Una competizione non per tutti, riservata a velisti capaci e ben equipaggiati che coinvolge anche personaggi di un certo livello. L’incidente è avvenuto senz’alcuna responsabilità da parte dei naviganti piemontesi che erano in acqua fermi, piena notte, addormentati. L’imbarcazione è affondata in soli tre minuti.
Collisione con la bettolina
Improvvisamente il loro natante, Ita16373 Pelican, ha avuto una collisione con una “bettolina”. Si tratta di una nave cisterna da rifornimento che porta acqua potabile sulle isolette abitate che ne sono sprovviste. Ignote le cause dello scontro, ma il Pelican ha avuto la peggio e in poco tempo ha iniziato a imbarcare acqua rischiando di affondare. A bordo, oltre ai tre citati, c’erano altre persone: due ragazzi giovanissimi e un medico di Ravenna.
Così lo skipper Gnech:
“C’era mare mosso e molte onde. Siamo finiti in acqua in quattro, io sono andato sotto ma sono riuscito a tagliare la vela per riemergere, altri tre dormivano e si sono svegliati in acqua. Siamo salvi e questo è l’importante… Tutto merito dell’equipaggiamento e dei corsi di sicurezza che abbiamo seguito. A gennaio avevamo svolto un’esercitazione in cui ci siamo dovuti buttare in acqua vestiti: ecco che ci è servita adesso”.
(foto da Facebook)