Troppi furti, c’è chi vuole le ronde
Tra tentativi di effrazioni in piena notte, fuga dei malfattori tra le campagne e segnalazioni di auto sospette, in questi giorni in molti hanno raccontato le loro testimonianze.

Dopo la raffica di furti registrata durante le festività natalizie, i ladri sembrano aver nuovamente preso di mira Livorno.
Troppi furti, c’è chi vuole le ronde
Tra tentativi di effrazioni in piena notte, fuga dei malfattori tra le campagne e segnalazioni di auto sospette, in questi giorni in molti hanno raccontato le loro testimonianze.
«Ore 4.30 ladri in azione zona tetti blu. hanno appena forzato la finestra, il cane ha abbaiato e ci ha svegliati così sono scappati», spiega un livornese dando il via a una discussione serrata, tra avvertimenti e episodi di vario genere accaduti nelle ultime settimane. Diverse le zone in cui sono stati avvistati i ladri, da via Pissalesco a via Arelio passando appunto per le vie intorno al campo sportivo, e diverse le modalità di furto raccontate, compresi i tentativi di stordire i cani.
I commenti dei residenti
«Non si può più stare tranquilli, siamo molto spaventati. Vogliamo solo un po’ di pace almeno a casa nostra», raccontano alcuni livornesi, che reclamano una presenza maggiore delle forze dell’ordine sul territorio. Eppure i presidi dei Carabinieri del comando locale sono aumentati negli ultimi periodi, così come gli interventi delle pattuglie esterne. Ma nemmeno questo combinato disposto sembra aver scoraggiato i malviventi, che non si fermano davanti a nulla, nemmeno alle telecamere di videosorveglianza che riprendono non solo tutti gli ingressi del paese ma anche i punti strategici e quelli “sensibili”. «Ma possibile che il paese sia in balia di questa gente e nessuno prende provvedimenti seri?», chiedono inferociti diversi abitanti. Per questo alla paura si aggiunge ora la rabbia dei livornesi, alcuni dei quali sono arrivati nuovamente ad invocare la creazione di ronde notturne per sorvegliare il paese. «Perché non ci si organizza per rione, magari chi non lavora, chi è in pensione, chi ha il giorno libero: quando si vedono auto sospette si avvertono le forze dell'ordine. Potrebbe essere un’idea per tentare di fermare questo massacro di furti e tentati furti», propone un livornese. E subito la sua idea è stata accolta con favore. Ma prima di arrivare alle ronde, per altro vietate da molte Prefetture in tutta Italia, c’è chi chiede la creazione di gruppi di vicinato per fare rete contro i ladri. Anzi, c’è già chi si è organizzato: «Noi delle case di via Monferrato e via Gaspardino abbiamo già creato un gruppo su WhatsApp», spiegano. E sui cellulari corrono dunque segnalazioni di movimenti sospetti, consigli e suggerimenti. L’allerta resta altissima.