CHIVASSO

Troppi furti e truffe, esplode la rabbia dei commercianti

I racconti di chi ha visto svanire soldi e smartphone

Troppi furti e truffe, esplode la rabbia dei commercianti
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Un uomo sui trent’anni, pelle olivastra, parla a fatica l’italiano ma è in grado di fare cadere nel trabocchetto non gli anziani ma delle giovani commercianti.

Furti ai commercianti

Ed in pieno giorno. Si presenta così un abile truffatore che in una sola mattinata ha raggirato due negozianti di Chivasso per poi mettere a segno almeno altri due imbrogli per strada. In questi giorni sono fioccate le denunce ai Carabinieri di Chivasso.
Nel suo mirino sono cadute Sara Ganio e Giorgia Silvi. «Si è presentato come un cliente - spiega Sara, di un punto vendita gas e luce- e parlando a fatica l’italiano, mi ha mostrato un foglio con una parola incomprensibile. Poi mi ha invitato ad accompagnarlo fuori, dicendo di ritornare. Quando sono tornata al banco, ed ero da sola con il mio cane, non avevo più l’iPhone. Non mi sono accorta di nulla, me l’ha portato via da sotto il naso. Il giorno dopo sono riuscita a geolocalizzarlo a Milano. Sono partita ed arrivata sin sotto alla palazzina indicata, ma i carabinieri di Milano mi hanno detto che non avrebbero potuto perlustrare 24 appartamenti, così sono ritornata a casa senza il mio iPhone».

Ma Sara non vuole lasciare nulla di intentato. «Purtroppo - spiega - queste truffe succedono quotidianamente. Ormai ho paura ad aprire la porta del mio ufficio. Si può lavorare in questo clima? Vorrei che tra noi commercianti si potesse collaborare e creare un gruppo Wasthapp per segnalare individui sospetti».
La stessa cosa è successa a Giorgia con una differenza: nell’agenzia immobiliare dove lavora non era sola al momento della truffa ma con lei c’erano altre due dipendenti che non si sono accorte di nulla. Da notare che il truffatore è entrato tranquillamente in questi negozi suonando il campanello.

«Non capisco come abbia fatto - dice Giorgia - si è presentato come un cliente che voleva acquistare una casa. Parlando male l’italiano mi ha fatto leggere un foglio con una scritta indecifrabile e mi ha invitato a seguirlo fuori, dicendo che sarebbe ritornato con suo padre. Al rientro, non ho più trovato il mio cellulare».

Estetista truffata

C’è poi il caso di una ragazza di un negozio d’estetica che vuole restare anonima. «Ero sola - racconta la commerciante - quando è entrata nel mio negozio una signora bionda, anziana dicendo di volere un buono da regalare a sua nipote. Mi ha abbracciata facendomi un sacco di complimenti. Mi sono quasi subito sentita stordita, avevo di certo inalato qualcosa. Le ho fatto il buono ma non l’ha preso. Mi ha invitato a consegnarle il resto di 200 euro che mi ha fatto credere di avermi dato, così ho fatto. Obbedivo a tutto quel che mi diceva di fare e le ho dato 90 euro. Quando è uscita, mi sono accasciata al banco con un forte mal di testa che mi è durato tre giorni. Ringrazio Carlo Nicosia Presidente dell’Ascom di Chivasso e i commercianti per avermi sostenuta in questo momento difficile ed una cliente che mi ha subito soccorsa».

Un altro caso di furto

Non di una truffa ma di un furto è stata vittima Miriana Davenia di una cartoleria: «Hanno rubato nel mio negozio alle 8 di mattina. Il furto diventa la normalità a Chivasso? E per fortuna io e la mia collega non eravamo ancora arrivate. L’ho riconosciuto dalla telecamera il ladro. E’ stato proprio scaltro, è passato dal retro ed in pochi minuti si è portato via centinaia di euro in monete ed uno zaino, il frutto del nostro lavoro. I sacrifici degli ultimi giorni della nostra attività perché fra qualche giorno chiudiamo. Troppi furti in questa città. Siamo in balia dei delinquenti».
Sull’emergenza furti è intervenuto anche il consigliere Bruno Prestia, che con una nota ha chiesto un intervento del sindaco Claudio Castello e della Polizia Locale.

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