CHIVASSO

Trovata bomba ad Orco: possibile l'evacuazione di Chivasso

In zona si sono recati anche il sindaco Claudio Castello e l’assessore Pasquale Centin, mettendo a disposizione la struttura comunale nella gestione dell’immediato

Trovata bomba ad Orco: possibile l'evacuazione di Chivasso
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Parte di via Marie Curie a Chivasso è interdetta al traffico dopo il rinvenimento di un ordigno bellico ragionevolmente databile ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ora l'ordigno è stato messo in sicurezza in attesa delle decisioni della Prefettura.

Trovato un ordigno bellico ad Orco

Informata la Prefettura di Torino, il sito è presidiato dai carabinieri della Compagnia e dagli agenti della Polizia Locale in attesa dell’arrivo degli artificieri.

In zona si sono recati anche il sindaco Claudio Castello e l’assessore Pasquale Centin, mettendo a disposizione la struttura comunale nella gestione dell’immediato.

Il residuato bellico è emerso nella tarda mattinata di oggi (giovedì 6 luglio 2023) nel corso dei lavori che l’Agenzia Interregionale per il fiume Po sta eseguendo per le difese spondali, la ricalibratura, la regimazione idraulica e la manutenzione del torrente Orco. I complessi residenziali più vicini sembrano rientrare nelle distanze di sicurezza previste, ma ulteriori aggiornamenti saranno comunicati a breve dagli enti preposti.

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Il bombardamento

Nel 1944, il territorio chivassese fu funestato dai bombardamenti degli angloamericani. Le azioni di guerra aeree fecero registrare 73 vittime e  numerosi feriti tra la popolazione, per l’incursione su obiettivi civili come la stazione ferroviaria e le vicine zone abitate.
Nel giugno 1995, nelle operazioni di disinnesco di un residuato bellico, in una cava in località Boschetto, morirono due artificieri e 3 rimasero feriti dalla deflagrazione.

Gli artificieri

Nella mattinata di venerdì 7 luglio sul posto sono intervenuti gli artificieri del 32° Reggimento guastatori di Fossano, in seno alla Brigata Taurinense, che dopo le verifiche del caso hanno messo in sicurezza l'ordigno, che molto probabilmente era stato sotterrato successivamente al bombardamento del 1944. Sul posto anche i Carabinieri e la Croce Rossa di Chivasso, il sindaco Castello, l'assessore Fabrizio Debernardi e i tecnici comunali.

L'area continua ad essere chiusa al passaggio, mentre per l'inizio della prossima settimana è attesa una riunione, in Prefettura, per decidere il da farsi.

Possibile evacuazione

Se la bomba, come probabile, sarà fatta brillare sul posto (la decisione finale  spetta al Prefetto), il protocollo prevede l'evacuazione in un raggio di due chilometri. Verso il centro, ad esempio, si arriverà fino in Duomo.

Chiuso il traffico anche su ferrovia, autostrada e alta velocità, così come sono previsti importanti protocolli di sicurezza per le due aziende a rischio, la Nippon Gas e il deposito di carburanti a Brandizzo.

 

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