Truffa allo Stato, investivano nel ristorante
La Guardia di Finanza ha arrestato 26 persone e sequestrato immobili per 5 milioni di Euro.
Truffa allo Stato e investivano in ristorante
Truffa allo Stato: i conti correnti
Società e conti esteri fanno da sfondo ad una rete di interessi scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino negli ultimi mesi. Alla base c'è infatti un'inchiesta della Procura sulle certificazioni energetiche. Si tratta di una vera e propria truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche e reati di riciclaggio.
26 arrestati e sequestri di beni
Ventisei persone sono finite in manette, sospettate di far parte di questo sodalizio criminale. Circa 300 sono stati i finanzieri impegnati in diverse province delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia. Ma non è finita qui. Nel corso dell'operazione, infatti, sono state effettuate anche numerose perquisizioni e il sequestro di più di 40 immobili (del valore complessivo di oltre 5 milioni di euro ubicati nelle province di Torino e Rimini), altrettante autovetture anche di lusso. Insieme a 120 rapporti finanziari.
La truffa
Il denaro arrivava direttamente dalle certificazioni energetiche effettuate da una delle società finite al centro di questa inchiesta delle Fiamme Gialle. Utili consistenti che finanziavano le attività parallele degli imprenditori e delle persone coinvolte nell'inchiesta. L'azienda che figura nei fascicoli della Procura è riuscita ad incassare, in pochi mesi, ben 15 milioni di euro.
Gli illeciti e un arrestato "eccellente"
Secondo gli investigatori della Finanza parte del denaro che avrebbe intascato uno degli arrestati, un noto avvocato torinese già socio di una start up di sigarette elettroniche, sarebbe servito a finanziare un ristorante che gestiva insieme alla moglie. Un locale in voga a Torino e frequentato da una vasta clientela di vip. Una sorta di distrazione di fondi ottenuti illecitamente sotto forma di finanziamenti statali, quindi.