Truffe on line: tutti i consigli della Polizia per prevenirle

Negli ultimi mesi il fenomeno è in aumento, con numeri preoccupanti e un danno economico di 3 milioni di euro. 

Truffe on line: tutti i consigli della Polizia per prevenirle
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Truffe on line: tutti i consigli della Polizia per prevenirle. Negli ultimi mesi il fenomeno è in aumento, con numeri preoccupanti e un danno economico di 3 milioni di euro.

Truffe on line

Sono dati preoccupanti quelli che riguardano il fenomeno delle truffe online, raggiri che hanno la prospettiva di guadagni allettanti e investimenti "sicuri". Sono tanti, infatti, a cadere nella rete di finti intermediari finanziari che adescano le vittime persuase dalla loro presunta “esperienza professionale” sul campo, investendo centinaia di migliaia di euro. Nel  2019 sono oltre 50 i truffati sul solo territorio Piemontese, per un danno di almeno 3 milioni di euro, che va a incidere tanto sui risparmi delle famiglie quanto sulle attività d’impresa gestite dalle vittime: l’impatto negativo è multiplo e compromette sia la dimensione individuale sia sul tessuto produttivo.

Le "trappole"

Tra le truffe più comuni, i portali che espongono programmi speculativi redditizi con costi di ingresso in apparenza irrisori e rendimenti enormi riscontrabili anche nel medio e breve termine. Molto frequenti sono le chiamate telefoniche di truffatori che, impersonando le vesti di broker d’assalto, riescono a persuadere la vittima prescelta della convenienza dell’operazione.
Altra modalità di contatto è quella sollecitata dalla vittima attraverso banner pubblicitari confezionati con grafiche e annunci altamente suggestivi: si tratta di finte storie di successo riportate da gente comune, noti imprenditori o volti dello showbiz che, attraverso il trading sulla piattaforma sponsorizzata, avrebbero rivoluzionato il proprio business e la propria vita.  La realtà si è dimostrata ben diversa, in quanto i loro profitti non erano altro che numeri fittizi riportati su contatori virtuali.
L’illusione parte da una fase di auto-apprendimento svolta attraverso tutorial facilmente reperibili su chat- forum dedicate ai neofiti della finanza.

Una truffa che dura anni

Questa forma di frode si estende in genere nel lungo periodo e trascorrono mesi, se non anni, prima che la vittima realizzi di aver perso tutto il proprio denaro. Alle richieste di capitalizzazione dell’investimento i finti broker rispondono in modo evasivo, richiedendo il versamento di ulteriori somme per adempiere agli oneri fiscali connessi allo sblocco.
Inoltre, esiste un secondo livello di truffa, il cosiddetto “piano di rientro delle perdite” offerto a soggetti già vittima di trading nocivo.

I software di controllo

Le tecniche impiegate dai cyber-criminali includono anche l’impiego di software di controllo remoto che installati sul pc della vittima consentono al truffatore di movimentare le somme di denaro in modo del tutto autonomo. Le operazioni sono impostate in modalità automatica consentendo di intervenire con periodicità regolare sul conto della persona offesa associato in modo incauto alla piattaforma.

I controlli

La consapevolezza del fenomeno è il primo passo che i consumatori devono compiere, eseguendo verifiche preliminari accurate sull’ente cui stanno affidando il proprio denaro. In primis deve trattarsi di soggetti autorizzati e regolarmente iscritti presso i registri della Consob: tali elenchi sono consultabili online e vengono sottoposti ad una continua revisione. La Commissione ha già provveduto di iniziativa ad oscurare diversi siti irregolari mediante notifica di provvedimento amministrativo agli "internet service provider" operanti sul territorio Italiano.
Il controllo ulteriore viene svolto sull’accountability della società ricercando recensioni su riviste specializzate nonché verificando se la sede legale sia collocata in paradisi fiscali. Altro indice di affidabilità è la presenza di prospetti informativi dettagliati sulle perdite massime possibili.
Diffidate anche di esche accattivanti date dai cosiddetti “periodi di prova” e “bonus di ingresso” che integrano spesso una forma subdola di pubblicità in grado di oscurare i dettagli dell’offerta reale.
Metodi di pagamento rapidi e tempi di restituzione lenti sono infine gli ulteriori parametri di conferma della frode.

Come denunciare

Le tutele percorribili sono, in via parallela, la denuncia alla polizia giudiziaria per i reati di truffa ed esercizio abusivo di attività finanziaria nonché l’esposto alla Consob.  Sarà importante riportare all’autorità il maggior numero possibile di dettagli attinenti i singoli bonifici, le utenze telefoniche da cui si è stati contattati, i domini esatti dei siti web contattati. 

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