una piaga per il territorio

Truffe, un reato odioso da combattere tutti insieme

Il confronto con il Capitano Urbano Marrese, Comandante della Compagnia Carabinieri di Chivasso

Truffe, un reato odioso da combattere tutti insieme
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E’ da sempre uno dei compiti, se non il principale, dell’Arma dei Carabinieri. Stare accanto ai cittadini nel momento del bisogno, ma non solo. Ed è anche e soprattutto per questo che i militari che prestano servizio presso i comandi locali hanno da sempre dimostrato particolarmente attenzione ai bisogni del territorio. Così come vale per l’annoso e odioso tema delle truffe ai danni degli anziani e delle fasce deboli della popolazione.

Un reato odioso da combattere tutti insieme

Un vero e proprio «cruccio» cui l’Arma ha sempre dedicato, e continua a dedicare, un impegno particolare. Tanti sono, in tutta Italia, i comandi regionali e provinciali che si stanno prodigando in attività di sensibilizzazione. E questo vale anche e soprattutto per il Comando Provinciale di Torino e per la sua articolazione territoriale che vede nella Compagnia di Chivasso e nella Tenenza di Settimo un punto di riferimento imprescindibile per la sicurezza del nostro territorio.
Del fenomeno delle truffe agli anziani e delle «armi» che sono a disposizione per combatterlo e arginarlo quotidianamente ne abbiamo parlato con il Capitano Urbano Marrese, Comandante della Compagnia Carabinieri di Chivasso.

Il capitano Marrese

Il presupposto è uno. Il fenomeno è odioso e crea un particolare allarme sociale, perché i malviventi dediti a questo tipo di raggiri colpiscono le persone più indifese. Ma non ci sono gli elementi per parlare di una vera e propria «emergenza». Nonostante le truffe accadano di frequente sul nostro territorio. «Per due ordini di ragione - prova a spiegare il Capitano Marrese - perché il territorio è particolarmente vasto e perché è ricco di piccole realtà comunali con una fascia d’età media molto alta. Non è raro trovare in questi territori anziani che custodiscano in casa una disponibilità di denaro».

«L’Arma dei carabinieri - sottolinea il Capitano Marrese - ha sempre manifestato una certa sensibilità sul tema ed è per questo che vengono portate avanti sul territorio azioni concrete a carattere divulgativo e quindi di prevenzione. Azioni che sono parallele a quelle di carattere repressivo che il nostro personale conduce ogni giorno», sulla base delle segnalazioni e delle denunce che vengono raccolte dai militari dell’Arma della Compagnia Carabinieri di Chivasso.
«L’attività informativa è per noi da sempre un punto cruciale in relazione al fenomeno delle truffe - spiega il Comandante -. La nostra scala gerarchica, a partire dal Comando Legione Piemonte e Valle d’Aosta, dal Comando Provinciale e fino ai nostri comandi territoriali dimostra quotidianamente un’attenzione particolare a questo fenomeno e siamo tutti in prima linea, ogni giorno, per contrastarlo».

La collaborazione con le amministrazioni locali

Del resto, nel corso degli ultimi mesi, anche in collaborazione con numerose amministrazioni comunali del territorio, i «nostri» uomini dell’Arma hanno tenuto una serie di incontri con la cittadinanza proprio al fine di sensibilizzare le cosiddette «fasce deboli della società.
«Sono persone che non si fanno scrupoli. Fanno leva sui sentimenti, sull’emotività di ciascuno. Riescono in pochi istanti a catturare e carpire l’attenzione e la fiducia delle persone che designano come potenziali vittime. Nella maggior parte dei casi fanno leva proprio sugli affetti diretti. E’ per questo che uno dei raggiri che viene segnalato maggiormente è quello del figlio che ha subito un incidente stradale pur essendo sprovvisto di assicurazione o del nipote arrestato». Tutte circostanze cui i malviventi fanno seguire una richiesta in denaro come «cauzione» per il rilascio del proprio congiunto. Nonostante, come noto, quello della «cauzione» sia un istituto non riconosciuto dal nostro ordinamento giuridico. Tutte fandonie che però riescono a scalfire anche il più attento dei cittadini. «Dopo una serie di incontri che sono stati promossi sul territorio il trend delle sventate truffe, per fortuna - evidenzia il Capitano Marrese - è in crescita rispetto a quello delle denunce delle truffe subite. Non è affatto raro infatti constatare come persone che hanno partecipato agli incontri organizzati dalla Compagnia di Chivasso o dai nostri comandanti di Stazione, siano riuscite a sventare truffe in piena regola».
«Tra i tentativi non consumati - aggiunge - me ne è rimasto impresso uno in particolare. Una signora di 94 che pur non avendo partecipato direttamente a uno dei nostri incontri ne aveva parlato con delle amiche. Ebbene, alla sua porta hanno suonato due persone che si sono presentate come tecnici dell’acquedotto. Ha capito quasi subito che si trattava di un tentativo di truffa e, mettendosi a gridare, è riuscita a mettere in fuga - e a mani vuote, ndr - i due malviventi».

Un'attività preventiva

«L’attività preventiva rispetto a questo fenomeno - conclude il Capitano - costituisce almeno l’80% del lavoro. Ed è anche e soprattutto per questo che il nostro personale, anche nel fine settimana dei prossimi 11 e 12 febbraio sarà presente presso il centro commerciale Panorama. Un’occasione di confronto importante con i nostri militari che sono in prima linea per la prevenzione e la repressione di questo odioso reato contro il patrimonio». Anche perché questi professionisti del raggiro si spacciano per «carabinieri, addetti, tecnici o addirittura funzionari comunali, o operai delle società erogatrici di servizi quali energia elettrica o gas. E non si fanno problemi a utilizzare strumentazioni elettroniche che inducono la potenziale vittima a credere che sia tutto vero. Anche se poi si tratta soltanto di spray che diffondono odore di gas (basta una banale ricarica per accendini, ndr) o un cicalini elettronici». Un appuntamento utile non soltanto per infondere nei cittadini consigli utili, ma anche e soprattutto per ricordare che «i carabinieri sono da sempre e sempre al fianco dei cittadini. Il consiglio migliore è quello di non aprire mai la porta agli sconosciuti e di contattare il 112 in qualsiasi momento di necessità. Abbattendo qualsiasi eventuale sentimento di vergogna o di timore. Siamo sempre al servizio dei cittadini per la loro tutela».

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