Pochi mesi fa era a Chivasso

Un camper chiamato desiderio: trans si prostituisce in piazza

L’annuncio ha scatenato la rivolta dei verolenghesi

Un camper chiamato desiderio: trans si prostituisce in piazza
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Un camper chiamato desiderio: trans si prostituisce in piazza. Un annuncio in cui una trans cinquantenne pubblicizzava le proprie «doti» ha scatenato la rivolta dei verolenghesi.

Trans si prostituisce in piazza

«Ma una notizia un po' originale / Non ha bisogno di alcun giornale / Come una freccia dall'arco scocca / Vola veloce di bocca in bocca…».
Come nell’immortale «Bocca di Rosa» di Fabrizio De Andrè, prima di arrivare in redazione la notizia ha fatto il giro sulle chat di Whatsapp di tutti gli smartphone di Verolengo. Screenshot, link, commenti (anche sguaiati), tutto «materiale» legato all’annuncio con cui una trans cinquantenne pubblicizzava le proprie «doti» dispensate (fino a mezzanotte e solo per italiani, era ben specificato) in un vecchio camper parcheggiato nei pressi dell’oratorio, tra via Magenta e via del Bastione.
Il tutto corredato da immagini che la ritraggono, nuda o con pochi centimetri di stoffa addosso, nell’abitazione di Verolengo in cui vive da qualche tempo.

La rivolta dei verolenghesi

Chiunque conosca la vita in un paese di provincia può immaginare quanti istanti siano passati dalla pubblicazione dell’annuncio al suo diventare, partendo da siti a luci rosse non proprio conosciuti ai non amanti del genere (ma questa, è un’altra storia), di dominio pubblico.
Nel giro di qualche giorno, e dopo un intervento delle Forze dell’Ordine che hanno «consigliato» al trans di spostare altrove la sua alcova mobile, l’annuncio incriminato è sparito (forse per evitare che il telefono squillasse non per clienti in cerca di trasgressione ma per vicini di casa infuriati), anche se partendo dal numero di telefono se ne trovano molti altri, di annunci vietati ai minori, con le stesse «offerte» e le stesse fotografie, non certo «rubate», visto il tenore, dai social network.
In Italia la prostituzione non è reato, e questo lega le mani alle Forze dell’Ordine, ma è altrettanto vero che uno non può parcheggiare il proprio camper, o la propria auto, dove vuole, e trasformarlo in bordello, magari sotto le finestre di qualche abitazione o (come nel caso in questione) a pochi metri dall’oratorio parrocchiale.
Tornando al trans, come detto il suo numero di telefono è collegato ad una serie di annunci che rendono difficile pensare ad un «caso», ma che al contrario permettono di ricostruire i suoi spostamenti (sempre in camper) sul territorio.
Prima a Crescentino, poi a Vercelli e Chivasso nella piazza di Pratoregio (i residenti esasperati dal continuo via vai ad ogni ora del giorno e della notte avevano chiesto l’intervento dei Carabinieri) ed ora a Verolengo, in attesa di un prossimo «trasloco» verso lidi meno problematici.

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