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Usurai prestano soldi ottenuti con il traffico di stupefacenti: 17 in manette

Le indagini hanno preso il via dopo il suicidio della vittima.

Usurai prestano soldi ottenuti con il traffico di stupefacenti:  17 in manette
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Prestavano soldi ottenuti con il traffico di stupefacenti, 17 arresti. Come riporta PrimaSettimo.it oltre cento carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo 17 misure cautelari in carcere, dall’alba di questa mattina, martedì 8 settembre 2020..

Usura con il traffico di stupefacenti

All'alba di oggi, martedì 8 settembre, nell’hinterland torinese, oltre 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Torino stanno eseguendo 17 misure cautelari in carcere, emesse dal Gip del Tribunale di Ivrea su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in usura, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, porto abusivo d’arma da fuoco, riciclaggio e traffico internazionale di autovetture rubate.

L’indagine dopo il suicidio di una vittima

L’indagine dei militari dell’Arma nasce dopo il suicidio di una vittima che non riusciva a pagare debiti con tassi d’interesse pari al 94%. Le immediate investigazioni hanno consentito di identificare due usurai e di individuare una complessa attività criminale coinvolgente, oltre ai predetti, altri complici a loro collegati per lo spaccio di cocaina a Settimo Torinese.

Le auto di lusso

Nel corso delle indagini, durate quasi 2 anni, sono stati sequestrati oltre 1 kg tra hashish, marijuana e cocaina, nonché 35000 euro in contanti e una pistola 7,65, poi risultata oggetto di furto. ‘Le investigazioni hanno evidenziato – come ha dichiarato il comandante provinciale dei Carabinieri di Torino, Francesco Rizzo – una stretta interconnessione tra l’attività usuraria e lo spaccio di sostanze stupefacenti. Infatti i proventi del mercato della droga vengono a volte reinvestiti per prestare denaro a tassi illeciti e, viceversa, i guadagni di usura utilizzati anche per l’acquisto di nuovo stupefacente”.

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