Vaccini antinfluenzali, poche dosi alle farmacie
1 milione e 100 mila dosi: è questa la quantità di cui può disporre la Regione Piemonte.
1 milione e 100 mila dosi, ovvero 350 mila in più rispetto allo scorso anno: è questa la quantità di vaccini antinfluenzali di cui può disporre la Regione Piemonte.
Vaccini antinfluenzali
1 milione e 100 mila dosi, ovvero 350 mila in più rispetto allo scorso anno: è questa la quantità di vaccini antinfluenzali di cui può disporre la Regione Piemonte.
Un aumento sensibile legato al fatto che si è deciso che verrà somministrato gratuitamente anche ai soggetti con più di 60 anni, mentre negli anni scorsi lo era per gli over 65.
E sicuramente saranno tanti coloro che quest’anno vorranno sottoporsi alla vaccinazione vivamente consigliata dai medici. Questo per cercare di ridurre la sovrapposizione fra la classica ondata influenzale stagionale e il perdurare del Covid.
Anche perché è sì fondamentale vaccinare contro l'influenza le categorie a rischio, ma è anche importantissimo immunizzare la cosiddetta popolazione attiva - le persone che lavorano, che si spostano sui mezzi pubblici e che spesso sono a contatto con il pubblico, a cominciare dai lavoratori del commercio.
Poche dosi in farmacia
C’è un problema però, al momento le farmacie non hanno a disposizione vaccini se non quelli riservati ai medici di base.
L’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi ha comunque garantito che le farmacie avranno una quota di vaccino antinfluenzale nella misura dell’1,5% del quantitativo spettante al Piemonte, mentre il resto rimarrà nella disponibilità del sistema sanitario pubblico per dare copertura alle fasce della popolazione a rischio.
Ha anche precisato che l’1,5% è una quota minima che potrebbe anche salire. In pratica per quel che riguarda la nostra regione sarebbero a oggi 50 mila le dosi riservate alle farmacie.
Caos somministrazioni
Un altro problema riguarda la somministrazione. Infatti in un primo tempo si era deciso che i farmacisti, previa la frequentazione di un corso formativo, avrebbero potuto somministrare i vaccini. Ma al momento è tutto fermo. Una situazione poco chiara che sta ingenerando confusione con sempre più persone che si recano in farmacia per aver delle rassicurazioni. Che al momento però non possono venire date.
In questi mesi si è parlato di vaccinazione di massa e quindi è normale che il cittadino voglia sottoporsi ma il problema è che con le dosi attuali si corre il serio rischio che non saranno sufficienti per tutti coloro che ne faranno richiesta. E con i contagi Covid in purtroppo costante aumento, il livello di preoccupazione sale. Un quadro poco chiaro che si spera venga risolto al più presto. Intanto le Asl si stanno mettendo al lavoro per pianificare l'attività.