Il caso

Vandalizzata la lapide di Vesco, ucciso dai nazifascisti

Lo sdegno del sindaco Rozzino: "In quella zona ci sono le telecamere. Noi i vandali li abbiamo sempre trovati"

Vandalizzata la lapide di Vesco, ucciso dai nazifascisti

Un deplorevole atto vandalico ha scosso la cittadina di Torrazza Piemonte. Nella mattinata di domenica scorsa, è stata scoperta la profanazione della lapide dedicata a Giovanni Vesco, un caduto in combattimento contro i nazifascisti per la Liberazione d’Italia, come riportato sulla stele stessa.

Vandalizzata la lapide di Vesco, ucciso dai nazifascisti

L’episodio si è verificato nei pressi dell’ingresso del secondo ampliamento del cimitero comunale. Qualcuno ha imbrattato il monumento con un pennarello o uno strumento simile, tracciando la parola «Dark» in nero.

Rozzino: “Profondo sdegno”

Il sindaco Massimo Rozzino ha espresso profondo sdegno per l’accaduto e ha fornito dettagli sulle misure in corso: «Il fatto è accaduto tra sabato e domenica. Lì ci sono le telecamere che riprendono la strada, non puntano direttamente alla stele ma la videosorveglianza ci permetterà di capire chi c’era e chi potrebbe essere l’autore. Noi, nel silenzio, abbiamo sempre trovato gli autori degli atti vandalici».

Sarà sporta denuncia

Il sindaco ha annunciato l’intenzione di procedere con gli strumenti legali: «Sicuramente sporgerò denuncia ai Carabinieri che avvieranno anche le loro indagini. Si tratta sicuramente di qualche ragazzotto che non ha rispetto più nulla e per nessuno. È un segno della stupidità che sta comunque aumentando, loro credono di potersi permettere di tutto. Ma, vista anche la firma, sarà facile riconoscere l’autore perché è sempre lo stesso soggetto che lo fa. È una mancanza di rispetto».

L’atto, che oltraggiare la memoria di un eroe della Resistenza, ha suscitato un’ondata di indignazione, evidenziando quando la popolazione sia contraria a certi atteggiamenti che, sfortunatamente, non è la prima volta che interessano questo territorio.
Ma Rozzino, insieme alle forze dell’ordine, sicuramente farà il possibile per rintracciare il colpevole.

Intanto, l’Amministrazione si è già impegnata per provvedere al più presto alla rimozione di questa scritta dalla lapide per ridare onore a questo uomo caduto in combattimento nel 1944 all’età di soli 20 anni.