Vandalizzata la Panchina Rossa
L’anno scorso, era stata installata per sensibilizzare sulle tematiche dell’emergenza della violenza sulle donne
«Panca di m...» questa è l’ignobile scritta spuntata sulla targhetta della panchina rossa, simbolo della Lotta contro la Violenza sulle Donne, situata nell’area di fronte il plesso scolastico di via Caffaro.
Vandalizzata la Panchina Rossa
Una panchina che l’anno scorso era stata donata dal Conad al Comune di Montanaro. L’iniziativa era stata finalizzata alla diffusione della campagna di sensibilizzazione delle tematiche sull’emergenza della violenza sulle donne. A rimuovere questo scempio sono stati alcuni volontari (soprattutto donne) che hanno pensato giustamente di farlo in occasione della Festa della Donna, mercoledì 8 marzo.
«Non è stato un bel gesto, questa ragazzata - dicono i volontari- Non si può che definirlo un vandalismo».
La critica
I volontari hanno poi liberato l’area dai rifiuti. Inoltre, hanno ripulito l’altra panchina rossa del Comune situata in piazza e quella rosa della Lilt. Un fatto che ha spinto l’opposizione IdeaMontanaro a scrivere al sindaco Giovanni Ponchia per chiedere un significativo intervento.
«Abbiamo rilevato- spiega il consigliere di opposizione Stefano Pellegrino che ha partecipato alle operazioni di pulizia- che la targhetta in plastica della panchina rossa in piazza, solo dopo un anno dall’installazione da parte del Comune, risulta deteriorata. Al contrario, quella del Conad in via Caffaro, essendo in Inox, si presenta in migliori condizioni. Chiediamo dunque che la targhetta in piazza venga ripristinata, eventualmente in acciaio inossidabile come quella del Conad. Come IdeaMontanaro ci rendiamo disponibili a contribuire economicamente alla collocazione di una targa metallica. Chiediamo inoltre se e quando verranno installate le telecamere di videosorveglianza. E’ un vero peccato, infatti, lasciare che vengano rovinati questi luoghi anche molto frequentati. In questi posti, ogni giorno, transitano decine di genitori e soprattutto di bambini per recarsi a scuola. Le telecamere di videosorveglianza servirebbero da deterrente al fine di evitare che il ripetersi di ignobili gesti vadano a deturpare quanto di buono Montanaro propone. E non si tratta di un caso isolato. Nel passato, sempre nella stessa zona di via Caffaro, i vandali avevano imbrattato con vernice rossa il murales dedicato al partigiano Giuseppe Prono. Inoltre, vista la vicinanza al plesso scolastico, la videosorveglianza, oltre che prevenire gli atti vandalici, potrebbe servire a garantire maggiore sicurezza ai bambini e ai loro genitori».